Torna sugli scaffali il Coevo, il vino della famiglia Cecchi, nato la prima volta nel 2006 dopo un attento studio, vissuto per alcune stagioni, prodotto solo nelle annate migliori, la cui ultima vendemmia risaliva all’annata 2015. È stata scelto il vintage 2021 per il ritorno sul mercato, con una nuova veste da un punto di vista enologico: sono stati tolti due vitigni come il Petit Verdot ed il Cabernet Sauvignon dall’uvaggio, mentre i due restanti sono il Sangiovese, utilizzato in prevalenza, che arriva dal vigneto Ribaldoni della tenuta di Villa Rosa a Castellina in Chianti, ed il Merlot, proveniente da Poggio La Mozza della tenuta Va di Rose in Maremma. La ricerca di un nuovo stile, ben caratterizzato, è stata fatta per adeguarsi al nuovo stile di vini amati dal consumatore, con una beva contemporanea, fatta di freschezza bilanciata, tannini fini e corpo sottile ma non povero. Dopo la fermentazione in acciaio, il vino riposa per 18 mesi in barriques e tonneaux di rovere francese, oltre ad avere un ulteriore affinamento in bottiglia, prima di essere venduto. Alla vista si presenta di un bel colore rubino profondo, limpido per poi mostrare al naso note fresche di eucalipto, poi una parte vegetale elegante con nepitella e maggiorana; quindi, si conclude con ribes e ciliegia maturi. Ben definito l’ingresso in bocca, con una freschezza calibrata, non eccessiva, tannini fusi alla componente alcolica, per un finale prolungato e gustoso.
(Leonardo Romanelli)
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025