Di fatto si tratta di una cantina eroica, nata negli anni Cinquanta per volontà di un manipolo di vignaioli trentini, arrivati ormai a quota 300 sull’onda della qualità dei risultati raggiunti. Una cantina che lavora anche a 700 metri di altitudine (caso quasi unico in Italia) in una delle vallate, la Val di Cembra, più belle del Trentino. Il 2020 segna un momento di profondo e ambizioso rinnovamento aziendale, con una collezione di vini nuova di zecca, che esce in questi mesi. Dal Müller Thurgau allo Chardonnay, dal Pinot Nero a questo Riesling d’altura, minerale e sapido al palato, dagli aromi al naso di frutta matura e di pesca bianca, di albicocca e frutta candita. Alla base di tutto, racconta l’enologo Stefano Rossi, “c’è la volontà di valorizzare la peculiarità delle nostre uve, da ricondurre alle altitudini, ai forti sbalzi termici e alla salinità data dal porfido, pietra rossa che da sempre rappresenta la ricchezza della valle”. Fermentazione e affinamento avvengono in acciaio (una piccola parte in botti di rovere francese), per salvaguardare la freschezza e il bouquet aromatico delle uve. Il Riesling 2020 esprime al meglio le caratteristiche di una zona dove i vigneti sono curati a mano con grande fatica su pendenze che raggiungono anche il 40%. Condizioni estreme coniugate con un prodotto di alta raffinatezza e dalla personalità, che promette un invecchiamento potenziale di oltre 15 anni.
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