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CENA A DUE? LA BOTTIGLIA LA SCEGLIE LA DONNA. IN ITALIA CRESCE TANTO L’ATTENZIONE FEMMINILE PER I VINI

Italia
Le donne sempre più amanti del vino

Sempre più innamorate del vino, sanno cosa bere e sono sensibili alla qualità; in enoteca si muovono con disinvoltura, conoscono i prodotti e le marche e consigliano le bottiglie migliori ai loro compagni uomini. Per le donne italiane il vino ha sempre meno segreti: parola di Astoria Vini che, a Miwine (14/16 giugno, Milano), ha tracciato il profilo delle donne che frequentano le enoteche.

Dall’indagine emerge che la presenza femminile in enoteca è sempre preponderante ed in costante aumento da ormai cinque anni. Ma a crescere sono soprattutto le competenze in campo enologico. In tutte le enoteche campione interpellate, quasi 250 sparse in tutta Italia, il profilo tracciato sembra presso che unanime: le donne sono diventate buone conoscitrici del vino quasi al pari dei colleghi maschi. Anzi, nella maggioranza dei casi, le donne in enoteca si distinguono per un consumo più consapevole e sanno orientarsi bene tra le varie etichette, badando più alla qualità che non al prezzo. Se hanno qualche dubbio non hanno certo timori a chiedere al sommelier di turno (soprattutto se si tratta del giusto abbinamento tra vino e cibo) ma nel 36% dei casi sanno cosa bere.

Quanto alla bottiglia il pubblico femminile non fa particolari distinzioni: secondo il campione, in enoteca, l’altra metà del cielo, consuma indistintamente sia rossi (35,78%) che bianchi (34,05%), mentre i vini dolci o frizzanti sono tenuti in minore considerazione (rispettivamente 13,79% e 10,78%).


La ricerca - Cresce tanto l’interesse delle donne per il vino

Negli ultimi cinque anni, in Italia, sono aumentate sia l’assunzione di vino da parte delle donne sia la frequentazione del gentil sesso di enoteche e altri locali che propongono bottiglie di rossi e bianchi di qualità. La prevalenza delle signore va al momento ai vini bianchi e frizzanti. E’ il risultato dello studio “IdeEuropee”, eseguito per conto dell'azienda “Astoria Vini” di Refrontolo (Treviso), con interviste a 243 enoteche distribuite in 47 province di 15 regioni italiane.

Secondo il 90% dei sondati, la presenza di donne nei locali dedicati al vino di qualità è aumentata negli ultimi 5 anni anche di oltre il 20% (questo in un caso su cinque): conseguentemente è cresciuto anche il consumo “al femminile”, precisamente dell'81,33%. Ciò si deve, secondo i gestori delle enoteche, ad una tendenza di costume (33,85%) e ad un fenomeno culturale e sociale (30,21%), tanto che, se accompagnata da un uomo, la scelta del vino da ordinare viene fatta dalla donna nel 30% dei casi contro il 23%.

Più frequentemente, però, vengono ascoltati i consigli del sommelier, al quale si chiede soprattutto quale sia l'abbinamento migliore con i cibi (57,53%) prima che provenienza, prezzo o grado alcolico. Le scelte femminili vedono una leggera prevalenza dei bianchi sui rossi (35,78% contro 34,05%) e dei dolci (13,79%) sui frizzanti (10,78%) o secchi (4,74%). Complessivamente, la competenza in materia di vini da parte della clientela femminile viene ritenuta dai gestori delle enoteche sufficiente (43,92%) o buona (32,43%).

Leonardo Roselli

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