In generale, bisognerebbe parlarne più spesso di questa realtà, impegnata in prima linea, senza retorica, senza inganni e lavorando duramente, su un fronte che ci ricordiamo solo quando fa veramente morti e feriti. Eppure le difficoltà di gestione di terre e strutture confiscate alla mafia sono molteplici e quotidiane, e non fanno sconti. Detto, questo, noi ne parliamo, più modestamente, dal nostro osservatorio enoico, sperando di dare un piccolo contributo. Centopassi, cantina sociale sorta nel 2001 è la costola enoica della cooperativa Libera Terra voluta da Don Ciotti e lavora 90 ettari a vigneto in biologico, per una produzione di 450.000 bottiglie. L’areale di riferimento è l’Alto Belice Corleonese, le colline alle spalle di Palermo tra Monreale, Camporeale e San Giuseppe Jato, dove ha sede la cantina, anch’essa un bene confiscato alla mafia. Il Cimento di Perricone 2018, le cui uve provengono dal vigneto Don Tommaso a Cipriello, è rosso affinato per 10 mesi in legno grande. Nel bicchiere ha un bel colore rubino intenso e brillante, ad introdurre un naso dal profilo aromatico caratterizzato da profumi di frutti rossi con lievi note speziate a rifinitura. In bocca, la struttura è articolata e ben bilanciata, declinata da un sorso fragrante e saporito, che termina ancora su note fruttate e speziate. Il vino è dedicato a tutte le scuole e agli insegnanti impegnati nella lotta alla cultura mafiosa.
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