02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

CENTRO STUDI VERONAFIERE: I MERCATI CHE VERRANNO GLI SCENARI E LE POTENZIALITA’ DEI MERCATI INTERNAZIONALI SOTTO LA LENTE DI INGRANDIMENTO DI VINITALY (CON FOCUS AD HOC, DAL 2 AL 5 APRILE) … MA SERVE PROMOZIONE MIRATA PER VINCERE LA SFIDA CHE VERRA’

“Il vino italiano continua ad attirare nuove frontiere di interesse. Lo dimostrano i dati, che mettono l’accento su uno scenario mondiale, sempre più complesso e qualificato, dove il vino, in controtendenza con quanto avviene in altri settori, non solo appare in grado di resistere ai venti di crisi, ma rilancia gli investimenti alla ricerca di nuove opportunità di sviluppo”: così, a WineNews, Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, a pochi giorni dal Vinitaly (2/6 aprile, aVerona).
“Se nel 2008 l’export di vino nel mondo ha raggiunto quota 3,6 miliardi di euro, con una crescita del 2% in valore, i dati elaborati oggi dal Centro Studi di Veronafiere mettono in luce - ha commentato Mantovani - una tendenza non ancora conclusa: le prospettive, elaborate per i focus di Vinitaly World Tour, mettono in evidenza che non solo i mercati, soprattutto quelli consolidati, non sono saturi, ma che ci sono ancora molte possibilità di crescita”.
E il vino italiano per ben prepararsi alla sfida sui mercati emergenti, lo fa da e con Vinitaly, che da oltre 10 anni mette a disposizione delle aziende un sistema integrato di strumenti di promozione internazionale, con il “Vinitaly World Tour”, il brand portabandiera del made in Italy enologico che anche quest’anno, a Verona (2/6 aprile 2009), farà il punto sui principali mercati di sbocco del buon bere italiano.
Il 2 aprile con gli Stati Uniti, “che nel 2012 saranno - si legge in una nota - la prima piazza vinicola mondiale e dove l’Italia è saldamente al primo posto fra le scelte di bottiglie straniere al ristorante. Nonostante una flessione del 4% in termini di quantità, le importazioni Usa di vini italiani imbottigliati reggono alla crisi, mentre aumentano nettamente le importazioni di vini sfusi dalla Penisola, che nel 2008 sono aumentate del 64%, passando da 10.370 ettolitri a 17.000 ettolitri”.
I mercati emergenti di India e Singapore saranno analizzati il 3 aprile, con un focus dove si punterà l’attenzione sulla complementarietà delle due piazze, che insieme possono coprire gran parte dell’Asia meridionale. Al fenomeno Russia viene dedicato un focus del 3 aprile, vista la crescita del 70% fatta registrare dai consumi di vino nell’ultimo decennio, con prospettive interessanti in particolare per la fascia “Premium”. Svezia protagonista il 4 aprile (un Paese capace di consumare 31 litri di vino a testa l’anno, ma che per gli approvvigionamenti dipende interamente dall’estero), come del resto anche la Cina e Giappone: due solide realtà per il mercato vinicolo italiano, dove le attese per il medio periodo si rivelano molto promettenti; del resto solo in Cina il mercato potenziale si aggira tra il 5 e il 10% della popolazione, ovvero dai 60 ai 130 milioni di consumatori, mentre per il Giappone si prevede un incremento dei consumi di vino del 7% entro i prossimi due anni.

Focus - Ecco le date di “Vinitaly World Tour” …
Dopo Vinitaly, produttori e operatori italiani partono, con il “Vinitaly World Tour”, alla volta delle principali piazze internazionali del commercio enologico, dove Veronafiere mette a disposizione una vetrina qualificata e un pacchetto di strumenti collaudati alle aziende che vogliano consolidare la propria posizione o fare il proprio ingresso su nuovi mercati: il 25 e 26 maggio, a Mosca; ad ottobre, negli Stati Uniti toccherà San Francisco (il 19) e Chicago (il 21); due date anche la Cina: il 4 novembre a Hong Kong e il 5 novembre a Shanghai; il 25 novembre sarà la volta di Tokio; New Delhi sarà il 19 e 20 gennaio 2010; a queste piazze storiche, da quest’anno anche la Corea del Sud: il 23 novembre a Seul.
Quello della Corea è un mercato che ha, da tempo, superato i 100 milioni di dollari e dove, nel 2008, le esportazioni italiane sono cresciute del 48%. Si tratta della migliore performance fra i Paesi fornitori, che permette all’Italia di conquistare, per la prima volta, quasi il 14% del mercato. Solo negli ultimi cinque anni i consumi di vino italiano sono aumentati di 7 volte. Ma le prospettive per il prossimo futuro si fanno ancora più interessanti, se si considera che il consumo medio di vino della Corea del Sud è di 0,59 litri a testa l’anno; in Giappone, Paese per tanti versi simile in quanto a costumi sociali e stili di consumo, è già arrivato al 2,2%.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli