C’è molta Italia in questa Maison della Champagne. Tutto inizia nel 2003, quando Enrico Baldin, esperto di ingegneria naturalistica e ripristino ambientale, viene contattato da un viticoltore francese, che possedeva 7 ettari di vigneti a Le Mesnil-sur-Oger, uno dei 17 Grands Crus della Champagne, al centro della Côte des Blancs, e che forniva vin clair (il vino base) a marchi come Krug e Salon, imbottigliando in proprio solo poche bottiglie. Enrico Baldin ne porta alcune in Italia, dove ha presto successo. Nasce così un business italo-francese con Baldin che viene “ripagato” del suo lavoro dal vigneron con 2,8 ettari di vigneto. Così, insieme alla sua compagna Nadia Nicoli fa nascere Encry, la prima ed unica azienda italiana iscritta Comité interprofessionnel du vin de Champagne (Civc). Oggi la produzione raggiunge circa 27.000 bottiglie l’anno, divise tra quattro etichette: Zéro Dosage, Millésime, Gran Rosé Prestige e Grand Cuvée. Tradizionale per metodo produttivo e interpretazione del terroir, essenziale e puro lo Champagne Zéro Dosage Blanc de Blancs Grand Cru matura 36 mesi sui lieviti. Fine sia al naso che al palato, ha colore giallo paglierino brillante, con perlage sottile e persistente. Profuma di fiori bianchi e pesca, di nocciola e crosta di pane, e di pietra focaia e agrumi. Il palato è croccante, profondo e verticale, di persistente sapidità e dal finale leggermente ammandorlato.
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