Non è stato eccezionale in termini di volumi a causa di avversità sanitarie e climatiche, come peronospora, grandine, temperature elevate e siccità, ma questo ne ha migliorato la qualità. Non c’è stata la regolarità del millesimo 2016, ma i vini hanno belle concentrazioni ed espressione di frutta matura, ma non ‘cotta’”. Così Michel Rolland, uno dei più famosi enologi del mondo, descriveva in generale il millesimo 2018 dei vini di Bordeaux. Una descrizione che calza bene per questo Château La Fortune, che si giova proprio dell’équipe di Rolland. Viene da un vigneto di 2,5 ettari situato sul lato sinistro dell'estuario della Gironda nella denominazione Margaux, la più meridionale del Médoc, dove fin dal XVII secolo si producono grandi vini. Dall’annata 2014 a gestire Château La Fortune è la Famiglia Helfrich, produttori di vini bordolesi su oltre 700 ettari e autorevoli négociants che con il marchio Crus et Domaines de France presidiano la vendita en primeur. Da allora viene applicato un approccio personalizzato per “tirare fuori il meglio in un terroir”, come insegna Rolland. Di color granato luminoso, al naso è profondo e preciso: frutta rossa matura con marasche e melograna, salvia limonata e infine china e rabarbaro. Al sorso, equilibrato e piacevolmente scorrevole, si avverte una bella acidità “da melograno” e una chiusura salata che gli viene dai suoli sabbiosi e ghiaiosi.
(Clementina Palese)
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