L’Aoc Tavel ha la particolarità di prevedere solo rosati. Nata nel 1936 nell’omonima città e a Roquemaure, a sud della Valle del Rodano, appartiene all’area produttiva Côtes du Rhône, nel sud-ovest della Francia. È stata il vessillo dei rosé francesi prima del successo planetario dei pallidi provenzali e conserva il suo stile per colore - rosa carico - e per la sua qualità che si misura anche in longevità, tanto che Balzac lo definì il Re dei Rosé, unico a migliorare invecchiando. Nel territorio, dove sono di casa il maestrale e temperature estive molto elevate, si identificano diversi tipi di suoli. Il Tavel di Château La Genestière proviene da due suoli argillo-calcarei - uno con pietre laminate e l’altro con ardesie bianche - e da soli due vitigni - Grenache (dominante) e Syrah - dei 9 ammessi nella denominazione (gli altri: Mouvèdre, Cinsault, Calitor e Carignan a bacca nera e Clairette, Bourboulenc e Piquepoul a bacca bianca). Grenache e Syrah sono protagonisti anche degli altri vini dell’azienda che, fondata nel 1930 a Tavel laddove prima si allevava baco da seta, si estende su 200 ettari distribuiti tra Tavel, Laudin, Lirac, Châteauneuf du Pape, Côtes du Rhône e Pays d’Oc. Rosé da macerazione (12-24 ore), ha colore rosa molto carico e naso rotondo di frutti rossi e fragola con note speziate. Al sorso si avvertono tannini gradevoli, salinità e complesse speziature che lo rendono accattivante.
(Clementina Palese)
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