Con una storia che risale al XVII secolo, Château Meyney è una delle proprietà più antiche del Médoc. Sappiamo con esattezza che nel 1662 la tenuta apparteneva ai monaci cistercensi, i quali, dopo averla usata esclusivamente come convento, iniziarono a piantare i primi vigneti. Oggi la proprietà si estende per oltre cinquanta ettari, con una produzione complessiva che si attesta in media sulle 150.000 bottiglie annue. Dopo essere stata per diversi anni nelle proprietà della famiglia Luetkens, l’azienda è stata acquistata nel 1919 da Désiré Cordier. Nel 2004 lo Château è passato nelle mani alla società CA Grands Crus, filiale del Crédit Agricole che controlla anche altri Châteaux nella zona. I vigneti hanno un’età media compresa tra i 35 e i 40 anni con una ripartizione varietale che vede prevalere il Cabernet Sauvignon con il 60%, cui seguono il 30% di Merlot e il 10% di Petit Verdot. In cantina, la fermentazione alcolica è svolta, in cemento mentre l’invecchiamento è eseguito in barrique nuove, in prevalenza, dove il vino riposa dai 18 ai 24 mesi, a seconda delle caratteristiche dell’annata. Con una produzione che si attesta in media sulle 150.000 bottiglie annue. Il Saint-Estèphe 2019 profuma di frutti di bosco rossi e neri, macchia mediterranea e spezie. In bocca, il vino possiede tannini fitti ma ben integrati ad un frutto succoso, lungo il finale rinfrescato da una nota balsamica.
(are)
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