«Mentre faccio il vino, immagino di preparare una pozione magica. Un antidoto alla tristezza, un balsamo per vecchie ferite, una bevanda che non faccia dimenticare, ma perdonare. Una dichiarazione esistenziale. Un mio messaggio d’amore incondizionato». Francesco Cirelli si presenta così. Siamo ad Atri, in provincia di Teramo, a 8 km dal mare. Cirelli è un’azienda agricola biologica certificata, circondata da 22 ettari di terreno. Non solo vigna, ma anche uliveti, campi, boschi, prati e allevamento. In vigna e in cantina, la filosofia di Francesco è: meno si fa, meglio è. Le uve di Pecorino d’Abruzzo provenienti dai suoi vigneti vengono raccolte in cassette e portate in cantina. Qui l’uva viene diraspata e poi sofficemente pressata. Il pigiato viene trasferito nelle anfore per la fermentazione alcoolica avviata con piede de cuve preparato in precedenza e avviato con lieviti indigeni. Solitamente il vino non macera per più di un giorno. Le bucce vengono poi separate dal vino in fermentazione e pigiate. Il vino svolge naturalmente nell’anfora anche la malolattica. Affina in anfora per circa 12 mesi. Al naso ha piacevoli sentori di frutta gialla e note floreali, mentre in bocca avvolge una bella freschezza e mineralità. Ottimo in abbinamento ad antipasti e primi piatti di verdure e pesce, come il flan agli asparagi e gli spaghetti integrali risottati alla bottarga di muggine profumati di limone.
(Fiammetta Mussio)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024