Affinata in solo acciaio la Passerina Ferzo 2019, che fa parte della linea aziendale dedicata ai vitigni autoctoni, possiede naso intenso di frutta esotica ed agrumi, fiori di acacia e lievi speziature a rifinitura. In bocca, il sorso è pieno ed avvolgente, pur articolandosi con fragranza e buona sapidità, tornando sul finale con ricordi di frutta fresca e fiori bianchi. Citra è tra le realtà enologiche più importanti dell’Abruzzo. Cooperativa di cooperative (raccoglie infatti le cantine sociali, tutte locate nella provincia di Chieti, Pollutri, Rocca San Giovanni, Lanciano, Ortona, Paglieta, Crecchia, Torrevecchia, Teatina e Tollo), può contare sul lavoro di 3.000 soci che coltivano 6.000 ettari di vigneto, producendo qualcosa come 18.000.000 di bottiglie in media. Numeri stellari che confluiscono in una gamma di etichette vasta e articolata su diverse linee: troviamo vini di pronta beva, giocati sulla piacevolezza, accanto a selezioni più ambiziose, realizzate per durare nel tempo, vini da vitigni di antica coltivazione locali, Montepulciano, Trebbiano e Pecorino, a cui è dedicato, naturalmente, più spazio. Il progetto Citra, con sede principale a Ortona compie i suoi primi passi nel 1973 e deve il suo nome all’avverbio latino che significa "al di qua" e che indicava uno dei due principati in cui si divideva l’Abruzzo nel XVIII secolo. L’attuale presidente è Valentino di Campli.
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