Il Brunello annata di Collemattoni deriva da tutte le vigne iscritte alla Docg dell’azienda, mentre solo la Riserva viene prodotta nelle annate di miglior produzione della vigna Fontelontano, appezzamento più vecchio di tutti, in zona Sant’Angelo in Colle. Sempre qui c’è il vigneto Collemattoni, posto a ridosso dell’azienda a 420 metri di altezza, mentre due sono a Castelnuovo dell’Abate, nella zona meridionale della denominazione; il più consistente invece, di 4,5 ettari, si trova a ridosso del fiume Orcia (confine con la Doc Montecucco). In tutto sono 13 ettari di vigne possedute, che insieme al bosco e agli ulivi toccano i 24 ettari totali. Una piccola realtà familiare fondata dalla famiglia Bucci nel 1983, che produce 80.000 bottiglie circa all’anno da agricoltura biologica, con un occhio di riguardo alla sostenibilità idrica (grazie al recupero di acqua piovana) e alla sostenibilità energetica (con una caldaia a biomasse e i pannelli fotovoltaici, con cui producono l’80% del proprio fabbisogno). Le etichette di Collemattoni sono 5: un rosato, un Rosso Igt e, tradizionalmente, un Brunello Riserva, un Rosso di Montalcino e il Brunello annata. Il 2019 è intensamente profumato di fiori rossi e piccoli frutti di bosco, risultando vivo, delicato, dolce e ispido simultaneamente. Anche il sorso è piacevolmente contrastato: fresco e dolce, sapido e pepato, aderente e succoso, chiude su note ematiche e agrumate.
(ns)
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