Per 80 ettari, i suoli dell’azienda I Colli di Marliano si snodano su colline dolci la cui linea, come spesso in Toscana, è in accordo con la grazia del profilo umano del paesaggio: l’itinerario di visita delle Ville Medicee alle porte della città di Firenze, area di produzione del Chianti. È proprio un Chianti DOCG quello che assaggiamo, annata 2018, al momento unica etichetta di una realtà articolata, in cui solo 4 ettari - terre in prevalenza argillose variamente dotate di scheletro - sono dedicati alla coltivazione della vite, interamente Sangiovese allevato a Guyot. L’impostazione aziendale guarda al passato, ma con spunti di assoluta originalità: la viticoltura è infatti associata alla coltivazione di grani antichi, all’apicoltura, all’ospitalità in un podere recentemente ristrutturato, ma anche all’allevamento degli alpaca. Le tecniche di coltivazione e realizzazione dei prodotti seguono i principi del regime biologico, e i dettami, riguardo al Chianti, del relativo disciplinare, per una produzione di nicchia di sole 2.800 bottiglie. Il risultato è un vino rosso rubino intenso dai riflessi scuri, affinato in acciaio: al naso è esplosione di frutta a bacca rossa e nera - prugna e ciliegia sotto spirito - e poi nota floreale di mammola e spezia del mediterraneo. La consistenza, morbida e cremosa per la rotondità del tannino, è cornice di un centro bocca che il profilo acido mantiene vivo e vivace.
(Cecilia Pianigiani)
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