È un vino raro questa Barbera Grillaia di Collina Serragrilli. Innanzitutto per le poche bottiglie prodotte: praticamente già tutte assegnate ai clienti più affezionati della cantina, prima ancora della messa in commercio. E poi perché le poche bottiglie sono una conseguenza diretta della natura: Grillaia infatti proviene da un unico appezzamento, fra i più vecchi dell’azienda, di circa 50 anni, e ha quindi poche rese. Ma soprattutto si trova nel territorio del Barbaresco, proprio sulla collina di Serragrilli, verso metà altezza e sul versante meridionale: è quindi tanto più preziosa, fra vini preziosi. Dopo 2 anni in tonneaux di rovere francese di Allier, Grillaia mantiene la caratteristica polposità della Barbera. La versione 2020 profuma di violetta e ciliegia, confettura di prugna speziata e con una nota di wasabi nel sottofondo. In bocca torna subito la spezia che accompagna un sorso di buona aderenza pepata e sapida, con un’acidità mascherata ma ben presente, e una lunga coda fruttata e floreale, balsamica in chiusura. Oltre alla Barbera, Collina Serragrilli produce ovviamente Barbaresco (in due versioni), come pure Barolo, Dolcetto d’Alba, Roero Arneis, Gavi, Moscato d’Asti… Insomma la produzione media annua di 100.000 bottiglie tocca tutte le più importanti denominazioni locali, a partire dalle vigne di proprietà e dall’esperienza maturata in quasi un secolo e mezzo di attività familiare.
(ns)
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