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COMMERCIO CON L'ESTERO: NEI PRIMI 5 MESI 2005, CON +15,2 %, E' BOOM PER VINO MADE IN ITALY IN USA

Negli Stati Uniti è boom per il vino "made in Italy" che, con un aumento del 15,2% nel valore delle importazioni, supera nettamente i concorrenti francesi (+5%) ed australiani (+0,1%) che sembrano aver arrestato la tumultuosa crescita 2004: lo spiega la Coldiretti, nel sottolineare che, in controtendenza con i dati generali sul commercio estero, il vino italiano nei primi 5 mesi del 2005, registra un ottimo risultato negli States sulla base delle elaborazioni Ismea sui dati del dipartimento del Commercio statunitense.
Complessivamente, il mercato americano del vino di importazione è cresciuto in valore del 10,4% e quello made in Italy ne copre una quota di circa il 29,6% seguito dal 26,5% della Francia e dal 22,5% dell’Australia. L’andamento positivo del settore non riguarda solo il valore, ma anche il numero di bottiglie importate negli Usa che sono aumentate del 7% per l’Italia, dell’1,6% per la Francia e del 5,4% per l’Australia che ha adottato una politica di forte contenimento dei prezzi.

Per l’Italia si tratta di un risultato incoraggiante per la principale voce dell’export dell’industria agroalimentare nazionale che - afferma la Coldiretti - trova negli States il primo mercato extracomunitario di sbocco con un quarto del valore delle esportazioni di vino made in Italy.


Le cifre del boom del vino italiano negli States

+ in valore, +in quantità, classifica
Italia, 10,2%, 7%, 1 esportatore
Francia, 5 % 1,6% 2 esportatore
Australia, 0,1%, 5,4%, 3 esportatore
Totale, 10,4%, 10,1%

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