Chi pensa che i vigneti della Champagne si limitino alle sole zone comprese nelle celeberrime Cotê des Blancs e Montaigne de Reims si sbaglia. C’è anche la Côte des Bar nel dipartimento dell’Aube, estremo Sud della Champagne, quasi a tendere la mano alla vicina Borgogna. I vigneron della zona, esclusi nel 1908 dai limiti geografici che definivano la denominazione Champagne, combatterono una battaglia lunga ed aspra per la riammissione, organizzando una protesta in forma di marcia da Bar sur Aube verso nord in direzione di Troyes nel 1911, sfociato con l’intervento dell’esercito. Nel 1927, dopo anni di duri confronti, arriva l’inclusione nell’Aoc, ottenuta anche perché si tratta di una realtà vitivinicola fondamentale per le grandi maison del Nord, che, ancora oggi, prendono il 20% del loro fabbisogno di Pinot Noir da questi luoghi. Comte de Montaigne, Maison che ha fatto dell’autenticità della Côte des Bar nell’Aube il suo tratto distintivo e che è guidata da Stéphane Revol, incarna quell’antico spirito, producendo Champagne di carattere. Ecco allora il Brut Cuvée Spéciale, all’apice delle etichette aziendali e ottenuto da Pinot Noir in purezza, che invecchia per cinque anni di cui uno in legno. Al naso spiccano profumi di piccoli frutti rossi, sottobosco, crosta di pane e spezie. In bocca, il vino è dinamico, incisivo e molto fresco, anche sotto l’influsso di bollicine fini e continue.
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