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COMUNISTI ITALIANI: TUTELIAMO E SOSTENIAMO I VIGNETI AUTOCTONI. UNA PROPOSTA DI LEGGE PER DIFENDERE “PATRIMONIO ITALIANO”

Italia
Tutela per i vigneti:la chiedono i Comunisti Italiani

Sono oltre 500 (se non si contano quelli antichi praticamente estinti) e necessitano di essere protetti dalla “globalizzazione”del mercato e dagli “scippi” internazionali: sono i vigneti autoctoni italiani per sostenere i quali i Comunisti Italiani hanno presentato una proposta di legge alla Camera dei Deputati, illustrata oggi da Oliviero Diliberto, Marco Rizzo e Gabriella Pistone.

“E’ una proposta di legge estremamente innovativa - spiega Pistone - che dà molta forza al prodotto tipico nazionale che si vive come un patrimonio culturale. L'obiettivo è quello, da un lato, di valorizzare i vitigni autoctoni e tutelarli, e ,dall’altro, di contenerne i costi aiutando da un punto di vista finanziario e fiscale chi si cimenta nell’impresa”. “Questa proposta di legge - sottolinea ancora Gabriella Pistone - punta in sostanza a difendere il patrimonio culturale italiano e a fare un discorso in generale di tutela del vino. Un discorso che è italiano e non leghista nel senso che non si tengono in considerazione solo piccole realtà locali. E’ tutto il vino italiano che va protetto”.

Il provvedimento prevede la costituzione di una “Commissione nazionale per la catalogazione dei vitigni autoctoni” da costituirsi entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge. Questa avrà il compito di catalogare e censire, per ogni singola regione, dei vitigni autoctoni italiani anche storici dichiarati beni del patrimonio dello Stato. Dopo il censimento, i singoli produttori o consorzi interessati potranno presentare domanda per partecipare al “Progetto nazionale di tutela e valorizzazione dei vitigni autoctoni”. Potranno così ottenere l’autorizzazione a sperimentare la coltivazione dei vitigni con tecniche meno inquinanti come la biodinamica. La sperimentazione potrà durare un periodo di cinque anni, rinnovabile di altri cinque. E se andrà a buon fine, cioé il vitigno piantato darà i frutti sperati della qualità richiesta, questo potrà essere iscritto all’“Albo dei vigneti e all’elenco delle vigne”. A sostegno dei “pionieri del vino” sono previsti aiuti finanziari e detrazioni fiscali.

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