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CON DUE CLIC BOTTIGLIE SENZA SEGRETI: SU INTERNET COMPLETA RINTRACCIABILITA' PER 900.000 BOTTIGLIE CERTIFICATE

Su ogni bottiglia di vino doc dei Colli Bolognesi c’è una password che permette di conoscerne la storia, dal vigneto alla cantina: è il sistema di rintracciabilità che il Consorzio dei Colli Bolognesi è tra i primi ad applicare in Italia, grazie al piano dei controlli istituiti col decreto 29 maggio 2001 che affida ai consorzi la responsabilità verso tutti i produttori del territorio. “Una garanzia per i produttori e i consumatori – dice Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc, associazione dei consorzi delle doc italiane – che consente di tracciare completamente il vino dalla vigna alla botte alla bottiglia: quasi il 50% della produzione doc italiana è già sottoposta a questi controlli, per un totale di 140 milioni di bottiglie certificate nel 2004. Così si lega sempre più il vino al territorio di produzione, ponendo le premesse per la miglior valorizzazione della nostra produzione doc e docg, che rappresenta il 20% del vino italiano, ma il 60% del mercato in valore”.

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