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CON LA RIDUZIONE DELLE RESE, IL 2009 SARA’ UN’ANNATA DI QUALITA’ PER IL FRANCIACORTA: E’ LA RICHIESTA DEL CONSORZIO DEL FRANCIACORTA ALLA REGIONE LOMBARDIA

Una riduzione della produzione d’uva da 100 quintali per ettaro, produzione massima consentita dal disciplinare di produzione, a 95 quintali per ettaro: è la richiesta avanzata dal Consorzio per la tutela del Franciacorta alla Regione Lombardia, grazie alla quale, il 2009 sarà un’annata di qualità. Si tratta di un’azione decisa dal Consorzio per garantire gli elevati standard qualitativi che ogni anno contraddistinguono le produzioni di uva in Franciacorta.

L’annata 2009, pur presentando un andamento meteorologico regolare (non si sono verificati problemi di grandine o di siccità) e un’epoca di germogliamento in linea con la media degli ultimi anni, a causa delle temperature mediamente più alte del solito sta manifestando un anticipo dello sviluppo vegetativo che porta gli agronomi dell’Ufficio tecnico del Consorzio a prevedere un inizio di vendemmia di 10/15 giorni in anticipo rispetto allo scorso anno.

Secondo il Consorzio, la decisione è nata soprattutto a seguito dei primi rilievi eseguiti in vigna negli scorsi giorni: da questi è emerso chiaramente che il numero dei grappoli è leggermente inferiore rispetto alla media e che l’allegagione (ossia la trasformazione del fiore in frutto) è risultata più avara del solito; pertanto si può prevedere una lieve riduzione della produzione potenziale (-5%/-8%).

“E’ una importante presa di coscienza collettiva - afferma Maurizio Zanella, presidente del Consorzio della Franciacorta - convinto che sia questa la giusta strada per continuare a perseguire l’obiettivo di una continua crescita qualitativa”.

“L’equilibrio qualitativo della produzione non può essere un numero fisso, che prescinde dall’evoluzione dell’annata - sottolinea Silvano Brescianini, vice presidente - la quantità massima ottenibile va prevista in base a vari fattori quali il clima e l’evoluzione della pianta. L’aggiornamento del disciplinare del Franciacorta consente la modulazione delle rese, in alto ed in basso, ed oggi, con i dati in nostro possesso abbiamo ritenuto opportuno proporre una riduzione del limite massimo ottenibile al fine di garantire un elevato standard qualitativo”.

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