L’Oltrepò Pavese con circa 3.000 ettari di Pinot Nero è il primo distretto di coltivazione in Italia e il terzo nel mondo. Un primato del bel territorio, lembo più a sud della Lombardia, che si incunea tra Piemonte, Liguria ed Emilia. Pioniere dell’introduzione del Pinot Nero in Oltrepò fu Augusto Giorgi di Vistarino che, nel 1850, importò dalla Francia le prime barbatelle. Oggi a portare avanti questo vitigno come vessillo dell’Oltrepò Pavese è Ottavia Giorgi di Vistarino, che subentrando a suo padre, si è “fatta le ossa” negli anni, insieme al gruppo di lavoro di cui si è contornata. Ha cambiato completamente la filosofia aziendale della Tenuta Rocca de’ Giorgi imprimendo una vera e propria rivoluzione indirizzata alla qualità delle uve e dei vini - grazie alla biodiversità in vigna e agli investimenti in una cantina all’avanguardia - e all’ospitalità nella storica Villa Fornace. Ottavia ha una visione chiara delle strategie per valorizzare i vini dell’Oltrepò in cui il Pinot Nero - sia spumantizzato con il metodo classico sia vinificato in rosso - ha un ruolo chiave. Costa del Nero è per l’azienda un Pinot Nero di “ingresso”, secondo gli esperti tipicamente oltrepadano. Rosso rubino, al naso frutti rossi, marasca con note balsamiche, lievemente terroso. Al sorso è asciutto, sapido, con tannino elegante, lungo. Un vino “finto semplice” bevibilissimo, con soddisfazione intellettuale.
(Clementina Palese)
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