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CONVEGNO - CHIANTI, IL PAESAGGIO FATTORE DI SVILUPPO TRA VINO E TERRITORIO: SE NE PARLERA’ L’11 DICEMBRE AL CASTELLO DI BROLIO

Italia
Castello di Brolio, luogo cult del Chianti Classico

“Una corretta gestione del territorio chiantigiano per consentire a quest’area di assoluto interesse paesaggistico turistico ed economico di esprimere al massimo le proprie eccellenze; eccellenze che certo risiedono nella produzione di uno dei vini più famosi e di maggiore appeal del mondo, ma anche in un ambiente largamente preservato e dove millenariamente si sono stratificate attività antropiche che hanno dato luogo ad una produzione di beni culturali di assoluto rilievo”: sarà questo l’atout del convegno/dibattito “Chianti: il paesaggio fattore di sviluppo tra vino e territorio”, organizzato dalla Camera di Commercio di Siena, dalla Provincia di Siena, dall’Apt di Siena, l’11 dicembre (ore 15,30) al Castello di Brolio (ovvero un’“istituzione” nella storia moderna del territorio, luogo d’incontro tra il fascino del paesaggio, la densità della storia, la nobiltà del vino, tutti tratti caratteristici dell’identità chiantigiana).
Da secoli è aperta la questione della definizione dell’identità chiantigiana tante e tali sono le peculiarità di questo territorio. La bipartizione del Chianti nei territori amministrativi delle province di Firenze e di Siena, i conflitti secolari di cui è stata teatro questa terra e che ci lasciano oggi in eredità la stupefacente collana di castelli e pievi, la remota eco della Lega del Chianti sono gli elementi che sostanziano la ricerca d’identità di questo territorio, un processo che è politico, storico, culturale ed economico. Il denominatire comune del Chianti, soprattutto per quel che riguarda il versante senese, è stato identificato da molti nella produzione vitivinicola d’eccellenza. Altri, ed è tendenza che si affaccia oggi con evidenzia, suggeriscono di leggere il territorio chiantigiano in un percorso unitario attraverso la determinazione del paesaggio; altri ancora rimandano alla cultura materiale (dalla cucina all’artigianato passando per i riti religiosi delle manifestazioni popolari) come elemento unificante nell’identità chiantigiana. Non v’è dubbio che governare ed intraprendere in Chianti, significa affrontare la complessità di questo territorio nell’accezione più alta e completa del termine “territorio”. Appare oggi, con lo sviluppo del turismo ma anche la necessità di tutela dei residenti in un quadro di compatibilità e sostenibilità dello sviluppo, che ragionare del Chianti è mettere in relazione il vino con il territorio e affidare alla tutela e valorizzazione dell’identità chiantigiana in un complesso armonico di azioni ed è riferirsi alla funzione anche economica del paesaggio.
Da questa esigenza di riflessione nasce il convegno, che sarà ospitato in una sede “extraterritoriale”, poiché Brolio rappresenta un punto di riferimento paesistico-culturale-produttivo del Chianti storicamente accertato: si misurano sul tema di quale sviluppo e di quali armonie per il Chianti, il presidente della Provincia di Siena Fabio Ceccherini, il presidente della Canera di Commercio di Siena Vittorio Galgani, il presidente dell’Enoteca Italiana Flavio Tattarini, l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana Tito Barbini, il sindaco di Gaiole in Chianti Paolo Morini, il presidente dell’Unione Italiana Vini (Uiv) Ezio Rivella e due imprenditori vinicoli che in questa area rappresentano un’eccellenza Lapo Mazzei ( Castello di Fonterutoli, presidente onorario Consorzio Chianti Classico) e Francesco Ricasoli (Castello di Brolio). I moderatori del convegno saranno il giornalista de “La Nazione” Paolo Pellegrini e de “I Viaggi di Repubblica” Carlo Cambi.


La curiosità
Il racconto del Chianti nella nuova guida dell’Apt Terre di Siena
Le monografie che l’Apt Terre di Siena si arricchisce di un nuovo titolo: “Chianti”. È il racconto per parole e immagini di questa terra di civiltà ultra-millenarie dove si produce uno dei vini più famosi del mondo. Il volume è scandito da un itinerario che intreccia, luoghi, memorie storiche, emergenze artistiche, valenze antropiche del territorio attraverso i quattro comuni del Chianti senese: Gaiole, Radda, Castellina e Castelnuovo Berardenga. Carlo Cambi, giornalista e scrittore, e Petra Carsetti, promoter del territorio, autori dei testi, hanno compiuto un viaggio sul filo della memoria nel fascino di questa terra.
“Il Chianti - commenta Fabio Ceccherini, presidente della Provincia di Siena - è sicuramente uno dei motori turistici e uno scrigno delle eccellenze del nostro territorio: era doveroso dedicargli la massima attenzione e il lavoro svolto dall’Apt”. “Con questa ulteriore pubblicazione - dichiara Fiorenza Guerranti, direttore dell’Apt Terre di Siena - il panorama di rappresentazione e promozione del nostro territorio si arricchisce e si completa. Era indispensabile dedicare una monografia al Chianti, territorio d’eccellenza. Abbiamo realizzato una monografia che è insieme strumento indispensabile per chi vuole visitare il Chianti e narrazione del suo fascino; insomma un prodotto e editoriale che armonicamente fonde l’informazione di servizio con il racconto”.

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