Tenuta Arnulfo nasce tanti anni fa, ormai 150, quando il giovane Luigi Arnulfo, farmacista di famiglia, decide di cambiare le sue sorti, comprando con suo padre la Cascina Bertoroni, vigneti inclusi. La cascina si trova in Costa di Bussia, già al tempo nota per la qualità di uve che vi crescevano. Luigi Arnulfo è la fortuna della sua azienda, tanto da esportare i propri vini persino negli Stati Uniti. Una fortuna che però perde smalto alla sua morte, dando inizio ad un lungo periodo. La svolta arriva nel 1988 con l’investimento dei cugini Paolo e Guido Sartirano, che rilevano la proprietà ridandole il nome originale, del toponimo con cui veniva identificata già nell’Ottocento. La ristrutturazione degli edifici e degli impianti dura qualche anno e dal 1990 si torna ad imbottigliare. Oggi ai 15 ettari di terreno (di cui 11 vitati) si sono aggiunti un agriturismo e il un museo storico Luigi Arnulfo. Fra le 80.000 bottiglie che si producono ogni anno ci sono uno Chardonnay e un Nebbiolo delle Langhe, due Barbera d’Alba, un Dolcetto e 4 versioni di Barolo, tutte provenienti dai vigneti a Bussia, che attorniano la cascina: il cru Campo dei Buoi, la selezione Luigi Arnulfo, la Riserva e infine il Barolo annata, assaggiato in versione 2020. Un vino serio e scuro, dai toni ematici e di sottobosco al naso con un tocco dolce-amaro di chinotto, dall’aderenza sapida e uno sviluppo fruttato e profondo in bocca.
(ns)
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