I produttori storici dell'Etna considerano il rosato al pari del rosso e del bianco: sia perché qui hanno una marcia qualitativa in più e sia, forse soprattutto per la loro longevità, dovuta alle particolari condizioni pedo-climatiche garantite dal vulcano. Quello 2020 di Cottanera esprime aromi di piccoli frutti rossi, erbe aromatiche e tocchi floreali. In bocca, il sorso è teso e articolato, mosso da una bella acidità che lo rende un vino agile e di fragrante bevibilità. Al centro dello sviluppo aziendale di Cottanera - 65 ettari a vigneto per una produzione media di 350.000 bottiglie - si concentra, oggi, la realizzazione di vini ottenuti da singole parcelle che porteranno progressivamente tutte le etichette aziendali ad essere imbottigliati con il nome della Contrada di provenienza (già presenti in portafoglio i rossi delle contrade Zottorinoto, Diciasettesalme e Feudo di Mezzo e il bianco di Calderara). Ma le vicende di questa cantina, condotta dalla famiglia Cambria, cominciano a partire dagli anni ’60 del secolo scorso, arrivando ad un assetto imprenditoriale più definito nel 1999, quando Francesco Cambria l’ha portata definitivamente fra quelle realtà protagoniste del rilancio della Sicilia enoica. Una scommessa continuata dai suoi figli Guglielmo ed Enzo che hanno coinvolto nella conduzione aziendale anche la terza generazione, rappresentata da Mariangela, Francesco ed Emanuele.
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