Tra le aziende pioniere del Vulcano, Cottanera vanta ben 65 ettari di vigneto dislocati sulle falde dell’Etna, per una produzione medie di 350.000 bottiglie. Fondata nel 1999 da Guglielmo Cambria, oggi è condotta dal fratello Enzo e dai figli del fondatore Emanuele, Francesco e Mariangela. Ha ormai consolidato una produzione per la maggior parte incentrata sui vitigni locali Nerello e Carricante, concentrandosi, nel recente passato, su un lavoro di valorizzazione delle singole parcelle di vigneto che porterà tutti i vini aziendali ad essere imbottigliati con il nome della Contrada di provenienza. La cifra stilistica delle etichette a marchio Cottanera è tendenzialmente raffinata, senza nessuna concessione a “licenze” enologiche d’altri tempi o a barocchismi figli della modernità più sfrenata, ricercando invece assenza di surmaturazioni, integrità aromatica del frutto ed equilibrio nel dosaggio dei legni. Un’interpretazione dell’Etna enoico che sembrerebbe scontata ma che invece, molto spesso, non è adeguatamente messa a fuoco da altre realtà produttive. L’Etna Rosso Feudo di Mezzo 2016, affinato a seconda delle caratteristiche dell’annata per 14-16 mesi in barrique, profuma di viola e piccoli frutti rossi, con lievi speziature e cenni di pietra focaia a rifinitura. In bocca, lo sviluppo è agile e ritmato, i tannini garbati ma non troppo ammorbiditi, ed il sorso è succoso e di sapidità continua.
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