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Cresce l’industria vinicola Usa … “Sommelier” il manga giapponese sul vino edito in Francia … Negli Usa vino è Chardonnay, Merlot, Cabernet … In Australia il gigante Mc Guigan non dà profitti … In Argentina meno investimenti
di Andrea Gabbrielli

- Negli Usa cresce l’industria vinicola
Il quotidiano Usa Today ha dedicato un ampio reportage sull’espansione nel paese dell’industria vinicola, tradizionalmente presente negli stati della costa occidentale, dalla California a Washington. Nello stato di New York, ad esempio, esistono attualmente 219 case vinicole, contro le 63 del 1985, dislocate principalmente nelle regioni della Finger Lakes, nella parte alta dello stato, e nel Long Island.
Nello stato della Virginia il numero delle aziende vinicole è aumentato da 86 nel 2002 a 122 nel 2005, mentre nell’Ohio le 37 del 1996 sono diventate 96 nel 2005, nel North Carolina si è passati dalle 21 del 2000 alle 55 del 2005, nel Colorado, dalle 5 del 1990 a 66 nel 2005. Altre regioni che stanno rapidamente entrando a far parte dell’elenco sono quelle del Western Idaho, del Southern Illinois, la Leelanau peninsula e la costa del Lago Michigan nel Michigan, la Missouri River Valley, il Northern New Mexico, la Southeastern Pennsylvania e la Texas Hill Country.
I vitigni più coltivati sono Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Pinot Grigio, Pinot Nero, Merlot, Riesling, Syrah e Concord. E, insieme alla produzione di vino in queste regioni, cresce anche l’enoturismo.

- “Sommelier” il manga giapponese sul vino pubblicato in Francia da Glénat
Questo manga sul vino racconta le avventure di un giovane e brillante sommelier giapponese che vive in Francia, Joe Satake, che dopo aver rifiutato il premio come miglior sommelier di Francia si lancia alla ricerca del vino che sua madre gli aveva fatto assaggiare da bambino e che è restato per sempre nella sua mente. Nel suo viaggio proustiano, il giovane eroe viaggia di città in città ed attraversa paesi e contrade sventando intrighi e conquistando il favore di belle fanciulle.
Dotato di gran ritmo nella sceneggiatura Sommelier si propone anche fini pedagogici. Uno dei suoi autori è infatti Ken-ichi Hori, considerato uno dei migliori esperti giapponesi di vino. Alla fine di ogni avventura il lettore trova una appendice dove vengono descritti i vini citati nella storia. I due primi numeri di Sommelier, usciti prima dell’estate, hanno conquistato i lettori francesi dei manga. In Giappone esistono molti manga sul vino. Tra questi “Le gocce di Dio” che ha conquistato al Corea del Sud ed ha trainato le vendite dei vini di Borgogna, presenti nel fumetto.

- Negli Usa vino vuol dire Chardonnay, Merlot e Cabernet sauvignon
Negli Stati Uniti i vini più venduti sono quelli prodotti con uve Merlot, Chardonnay e Cabernet Sauvignon. Nel periodo febbraio 2005- febbraio 2006, i magnifici tre hanno fatto la parte del leone con il 51% del fatturato, pari al 43% in volume del venduto. E se lo Chardonnay si conferma il vino più popolare (21%) il Merlot registra la performance migliore tra i rossi (11,8%) seguito dal Cabernet Sauvignon (10%). Questi gli altri vitigni più venduti sul mercato Usa, Zinfandel blanc (10 %), Pinot grigio/gris (5%), Syrah/Shiraz (3%), Sauvignon blanc (3%), Pinot noir (2%), Zinfandel (1%) e Riesling (1%), altri vitigni (32%).
I vini prodotti da questi vitigni rappresentano complessivamente il 70% delle casse vendute e l’80% del fatturato. (fonte: Ac Nielsen, anno 2006)

- In Australia il gigante del vino Mc Guigan, non dà profitti
Mc Guigan Simeon, uno dei colossi dell’industria del vino australiano ha dichiarato una perdita nei profitti superiore agli 11 milioni di dollari australiani (6 M Euro) nell’esercizio 2005/2006. Nel periodo l’utile netto sarebbe stato di 17,5 milioni di dollari (10,4 M€) con una perdita del 54% rispetto all’esercizio precedente. Le cause sono la sovrapproduzione e la caduta del prezzo dello sfuso che ha portato l’azienda a ribassare il listino.
“Un risultato deludente” ha commentato David Clarke, general manager dell’impresa. “Dalla nascita della cantina 14 anni fa, è la prima volta che non versiamo dividendi agli azionisti” si è rammaricato. Inoltre ha tenuto a precisare che non è ipotizzabile un miglioramento della situazione prima del 2009.

- In Argentina calano gli investimenti nel vino
Secondo Maria Solitude Gonzaléz di “Diario del Vino” mentre l’impianto e la modernizzazione dei vigneti sono cresciuti fino al 2003, gli investimenti registrano dal 2005 un forte calo a causa del prezzo della terra. Oggi un ettaro è venduto tra i 14 e i 16.000 $, ed un ettaro di vigna in produzione supera i 20.000 $ e può arrivare fino a 35.000 $ nelle zone più quotate.
“Il calcolo è presto fatto. Con 35.000 $ per ettaro e un prezzo di vendita delle uve compreso tra 1,2 e 1,5 $ al kg., ci vogliono 30 anni per ammortizzare il capitale investito” sostengono gli esperti in transazioni immobiliari. Il prezzo giudicato troppo elevato in Argentina (nella regione di Mendoza ci vogliono 35.000 Euro per un ettaro di vigneto) è relativo: in Spagna un ettaro di vigna top class costa 10 volte di più e 40 volte di più in Francia… L’aumento dei prezzi nella regione di Mendoza ha portato ad investire in terreni meno costosi e di grande qualità, come hanno fatto Jacques e Francois Lurton che hanno comprato per 4 milioni di dollari nella Valle d’Uco, ancora poco conosciuta dal punto di vista vinicolo.
Commenta a margine Miguel Aliste “Al Ministero della produzione della provincia di San Juan si ritiene che il costo per un ettaro di vigneto, anche considerato il prezzo della terra, resti basso soprattutto a San Juan”. La provincia di San Juan è al secondo posto per la produzione di vino, la prima per uva da tavola e uva passa. Va inoltre ricordato che le principali aziende cilene sono già presenti in Argentina ed in corso una nuova ondata di investimenti da parte di grandi gruppi stranieri tra questi Pernod Ricard (5 milioni di dollari) e Peñaflor (30 milioni di dollari).

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