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CRESCONO NEI SUPERMERCATI LE VENDITE DEI VINI DI QUALITA’. GIANNI ZONIN: “GRANDE EVOLUZIONE DELLA GDO. IL PROSSIMO PASSO E’ CHE I BUYER ENTRINO NELLE CANTINE PER CONOSCERLE MEGLIO E VALORIZZARLE”

Italia
Gianni Zonin

La grande distribuzione, con una percentuale del 55% in valore e del 53% in volume, rappresenta il canale di vendita più importante per la commercializzazione del vino in Italia: nei supermercati della Gdo si vendono attualmente vini per un valore di 1.200 milioni di euro. Sempre per il valore, la Gdo è seguita dal segmento libero servizio (con il 22,3%), dal discount (con il 7,8%) e dalle enoteche (con il 14,4%).

Ma l’aspetto più interessante è l’aumento che c’è stato negli ultimi anni nelle vendite dei vini di maggiore qualità: nel 2002, il valore delle vendite di vini di pregio nella Gdo è aumentato del 6% sul 2001. Un dato importante, che testimonia come il consumatore, sempre più informato e soprattutto appassionato del buon bere, sia maggiormente propenso a ricercare nei supermercati etichette di buon livello. Per chi avesse ancora dubbi su questa crescita, basti pensare che nel 2002 il 68% dei vini Doc e Docg venduti negli iper e supermercati si collocano nelle fasce media, medio alta, alta ed extra, che tradotto significa tra un prezzo “medio” di 3,5 euro a quello “extra” di 17,2 euro. Ma è la fascia “alta”, con il 23% ed un prezzo medio di 6,6 euro, che contende alla fascia bassa (26% per un prezzo medio di 2 euro), il segmento di vini Doc e Docg più acquistati nella Gdo.

Chi da sempre crede nell’importanza della grande distribuzione è Gianni Zonin, a capo della maggiore realtà vitivinicola italiana (1.800 ettari distribuiti in 11 tenute nelle 7 regioni più vocate del Paese), che alle sue etichette di alta fascia destinate al canale tradizionale affianca vini dall’ottimo rapporto qualità/prezzo che trovano nei supermercati il canale privilegiato di vendita. “Negli ultimi anni - sottolinea Zonin – abbiamo assistito ad una grande e positiva evoluzione della Gdo nella vendita del vino, non solo dal punto di vista dei volumi ma soprattutto del valore. Questo significa che c’è stata una qualificazione del prodotto, importante nei confronti dei milioni di consumatori che frequentano i supermercati, che possono anche godere di una presentazione molto più attenta e curata: ormai quasi tutte le catene della grande distribuzione dedicano al vino uno spazio tutto suo, con corner ed enoteche fornitissime, conferendo al prodotto immagine e prestigio. Nella speranza che questo trend positivo vada avanti - continua Zonin - il prossimo passo potrebbe essere che i buyer della Gdo si rechino personalmente a visitare le aziende, per conoscerle meglio e valorizzarne le singole peculiarità. Solo così sarà possibile in futuro per la Gdo praticare una politica non solo legata al prezzo, ma al rapporto qualità/prezzo: il vino non è infatti un prodotto come tutti gli altri, in quanto gode di un valore aggiunto dato dal territorio, dalla cantina e da chi lo produce”. Anche per quanto riguarda il rapporto tra imprese vitivinicole e grande distribuzione Zonin sottolinea un importante cambiamento in atto: “Se prima per alcune aziende poteva essere penalizzante essere presenti con il proprio vino sugli scaffali di un supermercato, adesso le cose stanno gradualmente cambiando, grazie al pregio di cui gode il vino all’interno della Gdo. E se questa tendenza continua anche le griffe più prestigiose avranno forse meno titubanze ad entrare nei supermercati…”.

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