Angimbé, il bianco probabilmente più noto dell’azienda condotta dai fratelli Cusumano, nasce a Tenuta Ficuzza, a Piana degli Albanesi, su colline che superano i 700 metri sul livello del mare. Deve il suo nome al bosco che sorge vicino ai vigneti dove crescono l’Insolia e lo Chardonnay da cui nasce. Angimbé vuol dire luogo che in sé ha tutto. E qui c’è davvero tutto: c’è la macchia mediterranea a dare carattere, il vento e l’altitudine a dare freschezza, c’è l’Insolia che su queste vigne sviluppa l’acidità e la raffinatezza di un bianco di montagna, con lo Chardonnay a donare morbidezza e respiro internazionale. La versione 2019 ci parla precisamente di questo, con profumi definiti di mela, di pesca e di agrumi e uno sviluppo gustativo pieno, fragrante e sapido, adatto a qualunque abbinamento. Cusumano attualmente conta su 520 ettari vitati, distribuiti in areali differenti, da Ficuzza nel palermitano fino a San Giacomo non lontano da Caltanissetta, da Monte Pietroso ad Alta Mora sull’Etna, da Monreale a Pachino, con una produzione che si attesta su una media di 2.500.000 di bottiglie. Quella dei fratelli Diego e Alberto Cusumano, dal 2000 ad oggi, è probabilmente una delle imprese viticole, almeno nel meridione nazionale, che è andata incontro ad una delle più rapide crescite qualitative e quantitative, diventando una protagonista assoluta dello scenario enoico siciliano e non solo.
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