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RITORNO BORDOLESE

Da New York ad Hong Kong, le griffe di Bordeaux tornano protagoniste delle aste internazionali

Le limited edition di Château Mouton Rothschild finanzieranno il restauro di Versailles, Lafite festeggia a suon di record i 150 anni

Strano a dirsi, ma dopo un indefinito lasso di tempo si torna a parlare di aste enoiche internazionali, lotti che raggiungono cifre da capogiro e rivalutazioni astronomiche senza tirare in ballo chi, delle vendite all’incanto, è stato, è e presumibilmente sarà ancora a lungo, protagonista indiscusso, ossia Domaine de la Romanée-Conti, la griffe di Borgogna che ha frantumato ogni record. Nella lunga asta di Sotheby’s, che si è chiusa ieri ad Hong Kong dopo 4 giorni, sono stati raccolti ben 35 milioni di dollari: protagonista assoluto, il premier cru classé di Bordeaux Château Mouton Rothschild, con le 25 casse dell’edizione limitata dedicata alla Reggia di Versailles (selezione delle annate 2005, 2007, 2009, 2010, 2013, i proventi sosterranno i lavori di restauro della grandiosa residenza dei Borbone di Francia, ndr) andate letteralmente a ruba, mettendo insieme più di 900.000 dollari. “Siamo molto felici del risultato - ha commentato al magazine britannico “The Drinks Business” Philippe Sereys de Rothschild, ceo della Baron Philippe de Rothschild - e siamo ben felici di dare il nostro contributo al recupero di uno dei monumenti più belli al mondo. Adesso, si replica il 17 aprile a New York ed il 4 maggio a Londra, ed il 21 settembre tutti coloro che si sono aggiudicati uno dei nostri lotti sarà nostro ospite a Versailles, per un brindisi d’eccezione, con quattro vecchia annate di Château Mouton Rothschild, tra cui la mitica 1945”. Merita una menzione, fuori dal mondo del vino, il successo dei 50 lotti di Kweichow Moutai, liquore cinese particolarmente prezioso, che hanno superato gli 1,1 milioni di dollari.
Più o meno negli stessi giorni, New York ha invece ospitato l’asta con cui Zachy’s ha celebrato i 150 di un’altra griffe fondamentale di Bordeaux, Château Lafite, per la prima volta sul mercato con l’annata 1868, che nella Grande Mela ha portato sotto il martello qualcosa come 3.384 bottiglie, divise in 691 lotti, tutte, rigorosamente, dalle cantine della Domaines Barons de Rothschild, proprietaria dello Château. Alla fine, il risultato ha sfiorato gli 8 milioni di dollari, con il 100% dei lotti venduti e 213 nuovi record, con al top una Mathusalem (6 litri) di Lafite 1959 che ha toccato i 160.000 dollari, doppiando la quotazione iniziale. Da segnalare anche una rarissima Magnum dell’annata 1869, a 123.500 dollari, una doppia Magnum di 1959, a 92.600 dollari ed una bottiglia di Lafite 1898 a 86.000 dollari. “Non potrei essere più soddisfatto - ha detto il presidente di Zachy’s, Jeff Zacharia - sia per i record abbattuti che per il risultato economico, ma anche perché Bordeaux si è dimostrata ancora una volta capace di attirare l’attenzione e gli investimenti dei collezionisti da ogni parte del mondo”.

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