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Dal 21 al 23 maggio torna “Vitigno Italia 2006”: a Napoli, i vini italiani, tra piccole rarità e grandi etichette

Autoctono, questa la parola chiave. Non soltanto i soliti blasonati, Barbera, Dolcetto, Sangiovese e Nero d’Avola, ma piuttosto il Cococciola d’Abruzzo, il Gaglioppo, il Gamba di Pernice, il Pigato, lo Schiava. Vitigni rari e misconosciuti ai più, estranei alle logiche dei grandi numeri, lontano dalla ribalta internazionale. Ma proprio per questo più interessanti e pregiati, ed ora anche sotto i riflettori dei trend setter. Sono loro i grandi protagonisti di VitignoItalia, il Salone del vino da vitigno autoctono e tradizionale italiano, in programma a Napoli dal 21 al 23 maggio 2006 (info: www.vitignoitalia.it, Sogef srl, tel. 081/4107043).
Un grande appuntamento - l’unico del sud Italia per rigore scientifico e numero di espositori - pensato e strutturato esclusivamente sui vini italiani: tra esposizione, degustazioni, incontri tra produttori e buyers con la novità del workshop one to one, laboratori e momenti di approfondimento tecnico, culturale ed economico. Tre giorni interi dedicati al vino di qualità, al “vinum loci”, a tutti quei vini che comunicano un territorio con le loro peculiarità.
L’Italia vanta un patrimonio di uve unico al mondo: ben 350 varietà di vitigni per una superficie vitata di 700mila ettari. Ricchezza che non ha eguali: la Francia ha poco più di quaranta vitigni, la Spagna appena una ventina, l’Australia quindici.
Da questa grande ricchezza nasce Vitigno Italia: non soltanto una fiera, ma una kermesse che mira a valorizzare il rapporto vino-territorio, identità-tipicità contro le lusinghe e le tentazioni di un mercato che tende ad aprire verso i vitigni internazionali.
In mostra a Napoli ci saranno 400 espositori tra grandi cantine e piccoli produttori provenienti da 18 regioni italiane dal Trentino Alto Adige alla Sicilia. Per tre giorni si potranno conoscere e degustare 4.000 vini: un viaggio di gusto, profumi e sentori attraverso le vigne del Belpaese, alla scoperta delle rarità italiane e dei grandi vini.
Una grande novità, pensata per agevolare le contrattazioni, renderle più immediate e proficue. Il progetto nasce in seguito alle numerose sollecitazioni dei produttori, all’esigenza di ottimizzare i tempi nella tre giorni, e ha trovato favorevole riscontro nei buyers professionisti provenienti dall’estero. Si tratta di incontri personalizzati, pre-organizzati dall’Ufficio buyers di VitignoItalia dietro richieste specifiche del produttore che potrà indicare le aree geografiche e la tipologia del mercato a cui è interessato.
“Saranno incontri personalizzati - spiega il presidente di Vitigno Italia, Chicco De Pasquale - all’insegna della concretezza e dell’immediatezza per più facili e proficue contrattazioni tra le parti. Vogliamo poter offrire ai nostri espositori un servizio in più favorendo il mercato e le operazioni commerciali che poi è il fine ultimo di VitignoItalia”.
Spiccheranno anche i premi di “Vitigno Italia”: i magnifici 15 per i migliori vini prodotti da vitigno autoctono. I vitigni esaminati per quest’anno saranno: Sangiovese, Montepulciano, Aglianico, Nebbiolo, Nero d’Avola, Primitivo, Barbera, Sagrantino, Fiano, Greco, Falanghina, Vermentino, Verdicchio, Moscato, Tocai.

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