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DAL TRENTINO IL VINO DI NATALE, PRIMA BOTTIGLIA AL PAPA. LA PRODUZIONE? 400 BOTTIGLIE DI VIN SANTO DESTINATO ALLA MESSA DELLA NATIVITA'

E' annunciata come una produzione destinata ad entrare nella storia del vino Trentino perché unica, rara e non in vendita: è il Vino di Natale ovvero una particolare cuvee prodotta dai sei vignaioli della Valle dei Laghi mescolando in parti uguali una parte della loro produzione di Vino Santo (con annate che variano dal '91 al '97) per ottenere 400 bottiglie numerate da donare ad ognuna delle oltre 300 parrocchie della Diocesi di Trento per la Messa della Natività. La bottiglia numero 1 sarà data all'arcivescovo monsignor Luigi Bressan perché la consegni a Papa Benedetto XVI. Sull'etichetta saranno posti il calice e un grappolo stilizzato di uva Nosiola (il vitigno con cui oggi viene prodotto di Vino Santo Trentino Doc); sulla controetichetta la spiegazione dell' iniziativa, la numerazione delle bottiglie da 0,375 e il Rosone della Fortuna, simbolo dell'Associazione dei Vignaioli del Trentino ricavato dal rosone laterale del Duomo di Trento.

L' iniziativa, illustrata oggi a Trento, a "Dulcenda", il salone del bere dolce, che, il 9 e 10 dicembre, vedrà presenti 66 aziende con oltre 100 vini nella storica dimora di Castel Toblino, tra Trento e il Lago di Garda. Si tratta della produzione di Italia, Austria, Germania, Francia, Ungheria e Canada. Presenti anche delle produzioni spagnole. Storicamente i vignaioli della valle dei laghi già dai tempi del Concilio di Trento fornivano il vino bianco per la Messa quotidiana.

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