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DANIELE CERNILLI, CONDIRETTORE DEL GAMBERO ROSSO: "IL MONDO DEL VINO PUO’ AUTOGOVERNARSI, MA I CONSORZI E LE AZIENDE LEADER DEVONO IMPEGNARSI MEGLIO E PIU’ A FONDO"

Nel convulso mondo del vino c’è bisogno di più coraggio da parte dei suoi attori principali, specialmente in un momento come quello attuale, in cui alla crisi profonda dei mercati, sta in qualche modo sovrapponendosi anche una certa perdita di credibilità generalizzata.

“I grandi produttori, non soltanto quelli che si distinguono per dimensione economica, ma anche e soprattutto quelli più “illuminati”, devono mettere finalmente “i piedi nel piatto”, devono cioè assumere una posizione di rilievo all’intero dei Consorzi di tutela – osserva Daniele Cernilli, condirettore del Gambero Rosso e curatore della Guida più consultata d’Italia - al fine di imprimere una adeguata spinta propulsiva ai Consorzi stessi, e smettere di delegare a figure di secondo piano, magari istruite ad hoc, la propria rappresentanza e le proprie strategie”.

Ma, d’altra parte, anche i Consorzi devono fare la propria parte. “Con la delega dei controlli sulle produzioni vqprd ai Consorzi, queste associazioni di produttori hanno rafforzato il proprio ruolo di tutela – conclude Cernilli – e questo ulteriore elemento di responsabilità impone ai Consorzi stessi di garantire una rappresentatività il più possibile ampia e credibile. Con l’auspicabile obbiettivo finale di un effettivo “autogoverno” del mondo del vino”.

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