400.000 bottiglie prodotte da 60 ettari vitati, gradualmente acquisiti dalla famiglia De Stefani in 5 generazioni fra il Conegliano Valdobbiadene e la Valle del Piave, con una piccola digressione nella Valpolicella. È questo il profilo aziendale di un piccolo gruppo familiare, che a partire dalla seconda metà dell'800 ha comprato i terreni vocati della sua terra d'origine, il Refrontolo: da lì si è espansa in pianura e collina, avvicinandosi alle Dolomiti e al mare Adriatico e specializzandosi nella viticoltura di qualità con tecniche avanzate di precisione e controllo. La gestione è biologica e biodinamica e l'autosufficienza energetica è totale, grazie ad un'ampia superficie di pannelli solari. I vitigni autoctoni ed internazionali che coltivano servono a vinificare diverse etichette, che coprono le denominazioni più note della zona: prime fra tutti il Valdobbiadene e, appunto, la Valpolicella, con un Ripasso e un Amarone. Il progetto nel veronese è decollato grazie alla collaborazione con un vecchio compagno di studi di Alessandro De Stefani, che possiede terreni a Mizzole, all'inizio della Val Squaranto. Qui le viti hanno oltre 20 anni e godono di buon irradiamento solare e forti escursioni termiche, dando la possibilità di ottenere un Amarone certamente caldo, ma croccante nel gusto di frutta e fiori rossi, spezie dolci, con una nota balsamica che riesce a bilanciare un tannino sapido e deciso.
(ns)
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