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GOVERNO

Decreto salva-vendemmia, via libera all’ingresso in Italia di 40.000 lavoratori stranieri 

Saranno impegnati nel lavoro stagionale dei settori agricolo e turistico. Il Dpcm già pubblicato in Gazzetta Ufficiale 

Via libera in Italia all’ingresso di 40.000 lavoratori stranieri extracomunitari interamente impegnati nel lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero: lo rende noto Coldiretti nell’evidenziare la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) che integra i flussi stagionali proprio in occasione dell’avvio delle importanti campagne di raccolta delle mele e della vendemmia. Per accelerare le procedure il Decreto riserva alle associazioni datoriali 15.000 quote sulle 40.000 previste, che saranno utilizzate a “scorrimento” rispetto alle domande già presentate alla data di pubblicazione.
Le quote previste dal Dpcm integrativo sono state già ripartite, con apposita circolare tra gli Ispettorati territoriali del lavoro, le Regioni e le Province autonome dalla DG-Immigrazione del Ministero del Lavoro sulla base delle effettive domande pervenute agli Sportelli Unici per l’immigrazione e del fabbisogno segnalato a livello territoriale.
In Italia un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da mani straniere, con 358.000 lavoratori regolari provenienti da ben 164 Paesi diversi, che sono impegnati nei campi e nelle stalle, fornendo più del 30% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore, secondo il Dossier Idos. I lavoratori stranieri occupati in agricoltura sono per la maggior parte provenienti da Romania, Marocco, India e Albania, ma ci sono rappresentanti di tutte le nazionalità. Si tratta soprattutto di lavoratori dipendenti a tempo determinato, che arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese, spesso stabilendo delle durature relazioni professionali, oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli.
Sono molti i “distretti agricoli” dove i lavoratori immigrati sono una componente essenziale e bene integrata nel tessuto economico e sociale, come nel caso della raccolta delle fragole nel Veronese, della preparazione delle barbatelle in Friuli, delle mele in Trentino, della frutta in Emilia Romagna, dell’uva in Piemonte, fino agli allevamenti da latte in Lombardia dove a svolgere l’attività di bergamini sono soprattutto gli indiani.

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