In questi giorni di caldo insolito per essere appena ad inizio estate, un rosato dissetante è quello che ci vuole. Di Majo Norante può vantare una nuova proposta in questo senso, uscita per la prima volta lo scorso anno: una versione chiara di Aglianico in purezza, di nome Floralia. Nome azzeccato per il ricordo che lascia: la dolcezza della fragolina, del lampone e la freschezza del mandarino accolgono l’olfatto nella versione 2021, mentre il sorso procede fresco e spedito in bocca, leggermente aderente, quanto basta a lasciare al gusto impresso sentori di boccioli di rose, lavanda e fiori di rosmarino. Questo Aglianico proviene dal vigneto Camarda, 6 ettari di terreno calcareo marnoso che salgono a 200 metri s.l.m., attraversati dal sentiero che porta da L’Aquila a Foggia e che serviva alla transumanza delle greggi e delle mandrie fra il Gran Sasso e i pascoli vicini al mare. La brezza marina è continua e, come sappiamo, aiuta a mantenere sani e asciutti i grappoli esposti, qui, a sud-est. Gli altri vigneti dell’azienda sono ad altitudini inferiori e si sviluppano su di un totale di 140 ettari (per circa 800.000 bottiglie prodotte), al confine con il Gargano. Azienda di riferimento del molisano, la famiglia - e Alessio in particolare - ha investito in tempi non sospetti sulla qualità dei vini e sullo studio approfondito di cloni in relazione alla loro adattabilità alla diversa tipologia di terreni.
(ns)
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