Siamo nell’alta provincia di Vicenza, a 300 metri sul livello del mare. È qui che Renzo Rosso, patron della fashion factory “Diesel” ha messo le proprie “radici” agricole. E precisamente sulle colline ad est di Marostica. È nel 1993 che Renzo Rosso acquista un fondo di oltre 100 ettari, una sorta di “feudo”, il luogo ideale per far nascere la “Diesel Farm”. Un vero e proprio piccolo ecosistema, dove si pratica l’agricoltura biologica, con boschi e pascoli, in cui vengono allevati gli animali allo stato brado, che si alternano alle aree coltivate con gli olivi e la vite. La prima bottiglia arriva nell’anno 1999, ma Rosso non è, nel mondo del vino, soltanto Diesel Farm. C’è il progetto di co-branding con Canevel per il Prosecco, ma soprattutto ci sono i recenti ingressi nelle quote di proprietà di aziende vitivinicole significative del panorama nazionale. Nel 2022 Red Circle Investments (che fa capo a Otb, holding da 1,5 miliardi di euro di fatturato e che detiene i marchi Diesel, Maison Margiela, Marni, Jill Sander) ha raggiunto la partecipazione del 10% in Masi Agricola, e, ad ottobre, ha rilevato il 40% della cantina etnea Benanti. Tornando al vino da bere, il Rosso di Rosso Icon 2016, affinato per 24 mesi in barrique, possiede profumi di frutti neri, spezie, tabacco, sottobosco e rimandi tostati. In bocca, il sorso è pieno e polposo dallo sviluppo articolato da tannini maturi e finale lungo e persistente.
(are)
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