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“Difendiamo gli interessi della viticoltura italiana dai Paesi del Nord Europa: chi aggiunge zucchero lo indichi tra gli ingredienti”. Così le Cooperative Italiane sul regolamento sulle etichette delle bevande alcoliche che sarà presentato all’Ue

Italia
Le Cooperative Italiane chiedono che lo zucchero aggiunto al vino, vietano in Italia ma non nei Paesi Nord Europei, sia indicato obbligatoriamente in etichetta

In Europa, come noto, si discute di come rivedere le etichette di tutte le bevande alcoliche, vino compreso, per inserire le indicazioni nutrizionali come per gli altri alimenti. E se tra i diversi settori c’è concordia sul proporre alla Commissione Ue l’idea di utilizzare strumenti “off-label” per buona parte delle indicazioni, su altri aspetti c’è chi non è d’accorto con la proposta che, la prossima settimana, arriverà sul tavolo del Commissario UE alla Salute Vytenis Andriukaitis. In particolare sul tema dello zuccheraggio, che ha portato l’Alleanza delle Cooperative italiane a rompere il fronte.
“La cooperazione italiana ha deciso di non firmare la proposta del Copa-Cogeca, l’organizzazione che rappresenta gli agricoltori e le cooperative agricole europee. Il motivo dello strappo - spiega Ruenza Santandrea, coordinatrice del Settore Vitivinicolo dell’Alleanza - è la nostra ferma posizione in merito all’obbligatorietà di indicare l’eventuale aggiunta di saccarosio tra gli ingredienti, che vede contrari tutti i paesi del nord Europa. La pratica dello zuccheraggio, che in Italia è vietata, è invece praticata in tutte le altre parti d’Europa, con l’eccezione di Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro e di alcune aree della Francia. Pur avendo cercato fino all’ultimo una posizione di compromesso - continua Santandrea - il Copa-Cogeca ha deciso giovedì scorso di procedere con voto a maggioranza qualificata e allora noi ci siamo sfilati, ritenendo di agire con la massima coerenza in difesa degli interessi della viticoltura italiana”.
Un punto, quello legato allo zucchero, che è stato dirimente nella decisione delle Cooperative. “Sulle soluzioni che il Copa-Cogeca propone in materia di indicazioni nutrizionali siamo sostanzialmente d’accordo - spiega Santandrea - ed eravamo pronti a sottoscrive tutta la prima parte del documento, ovvero: etichettatura elettronica (off label), con inserimento di un link che rimandi ad un sito web aziendale; indicazione solo delle calorie senza l’indicazione del contenuto di sale, proteine e grassi; considerazione come unità di misura di 100 ml per tutti i prodotti”.
Le diverse posizioni emerse nella seconda parte della proposta, quella relativa all’indicazione degli ingredienti, hanno invece visto un netto disallineamento dell’Alleanza Cooperative con la proposta Copa-Cogeca rispetto alla definizione di cosa si intenda per ingrediente del vino e cosa debba essere quindi eventualmente indicato in etichetta. Per Santandrea non ci sono dubbi: “ai consumatori va garantita informazione e trasparenza sull’elenco degli ingredienti. Se un’azienda fa ricorso al saccarosio, non può non indicarlo”.

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