Venti ettari di proprietà vitata in Cote de Beaune, lungo un arco di comuni e relative denominazioni che vanno da Chorey (sede dell’unità produttiva aziendale) a Echevronne, passando per tappe di assoluta qualità (e con vari posizionamenti in Grand e Premier Cru) come Aloxe-Corton, Pernand Vergeless, Beaune. Ma Savigny è un po’ il cuore - meglio forse: il plesso solare, il centro nervoso decisivo per pesarne l’energia - della premiata ditta, brillantemente attiva da due generazioni e avviata felicemente verso la terza. Les Vergelesses è uno dei Premier Cru (l’altro è Les Guettes) partecipato in zona dagli Arnoux; il vigneto corteggia ormai il mezzo secolo di età, ed è situato in una posizione particolare, su un pendio in forte pendenza e dall’esposizione importante, e affonda le radici in terreno marnoso, calcareo e con tenere vene sabbiose. E il mix del micro-terroir dona al vino che se ne ricava setosità e insieme ampiezza spaziale, senza però tracce di pesantezza o cedevolezza. Il Vergelesses è un Savigny dagli angoli sensualmente smussati, dall’impatto quasi sferico in bocca, ma capace poi di distendersi progressivamente in un sorso ricco di frutta fresca e sapida, sciorinando un’anima gustativa insieme fragrante e appagante. Livello di amabilità (senza abiure di complessità) e prezzo nel fanno un perfetto passo di avvicinamento al mondo del grande Pinot Noir borgognotto.
(Antonio Paolini)
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