La Domaine Viticole de la Ville de Colmar fu fondata dal celebre ampelografo francese Chrétien Oberlin nel 1895, e comprendeva anche la vocate vigne di Clos Sanit-Jacques e degli Hospices Civils Louis Pasteur de Colmar. Circa 28 ettari, a cui si sono aggiunti nel 2018 quelli del vicino Domaine du Moulin de Dusenbach, fondato a sua volta nel 1970 dal produttore Bernard Schwach. Insieme coprono una porzione di territorio alsaziano significativo, che va da Eguisheim, a sud di Colmar, a Ribeauvillé, a nord-ovest di Colmar, comprendendo 8 Grand Cru prestigiosi, i cui nomi ci ricordano che ci troviamo in territori dove lingua, tradizione agricola e cultura tedesca e francese si mescolano da decenni, imparando a convivere nonostante tutto: Pfersigberg, Steingrubler, Hengst, Kaefferkopf, Schlossberg, Sporen, Schenenbourg e Florimont. Quest’ultimo sono circa 21 ettari di filari a ridosso di un piccolo boschetto a un passo da Colmar. E proprio da qui proviene il Riesling in assaggio, annata 2020, vino dalle note spiccate di idrocarburi, che poi lasciano affiorare aromi morbidi di burro, dolci di cedro e albicocca, con un lieve tocco di erbe aromatiche; il sorso è morbido, ma dalla salinità decisa, che vira su acidità agrumata a chiusura di sorso, lasciando la bocca calda, pepata e fruttata. Pinot Bianco e Grigio, Gewürztraminer, Moscato e Chasselas sono gli altri vitigni bianchi coltivati; unica eccezione: il Pinot Nero.
(ns)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024