Esistono in Francia metodi classici alternativi allo Champagne? La risposta è sì e non mancano gli esempi significativi. Non mancano e sono interessanti. Nella Vallée de la Loire, per esempio, dove l'appellation Vouvray, se pure non in quantitativi esorbitanti, metodo classico dal suo vitigno identitario lo Chenin. Domaine Vigneau-Chevreau, dal 1995 coltiva i propri vigneti con tecniche e filosofia biodinamiche. Utilizzando un unico vitigno (Chenin Blanc), l’azienda attraverso cinque generazioni è passato da 5 a 33 ettari vitati (per una produzione complessiva di 200.000 bottiglie), distribuiti su quattro degli otto comuni dell’Aoc, con le vigne più giovani dedicate alla spumantizzazione. Il méthode traditionnelle Extra Brut, affinato due anni sui lieviti e con dosaggio degli zuccheri a 5 grammi litro, possiede colore paglierino oro brillante, perlage vivace e non privo di finezza. Al naso, è fresco, pulito e accattivante, con agrumi e mandorla, mela cotogna, fiori bianchi e pasticceria a comporre un bouquet di buona complessità. La bocca è croccante, sapida, di grande coerenza con le note aromatiche, con un ingresso morbido e una progressione delicata, tutta giocata su un bel gioco dolce/salato, che rende la beva piacevole e golosa. Anche alle nostre latitudini è vino dal prezzo decisamente abbordabile, tanto per sfatare il luogo comune che i vini francesi costano cifre inaccettabili.
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