02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

DON MAZZI: "CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE PER SPINGERE I GIOVANI VERSO UN CONSUMO CONSAPEVOLE DEL VINO DI QUALITA' E DELL'ALCOOL"

"Aiutatemi a convincere i giovani a non abusare di vino e di sostanze alcoliche": l'appello è stato lanciato da Don Mazzi, special guest dal convegno scientifico di Montalcino su "Vino, salute da Bere". L'invito è stato rivolto ad oltre cento medici e ricercatori, interessati alla dimostrazione della teoria che il vino, se assunto in dosi moderate, protegge da tumori e malattie cardiovascolari.
Ma Don Mazzi ha regalato un intervento davvero "pirotecnico", parlando dell'abitudine dilagante tra i giovani di abusare di sostanze alcoliche: "sono più preoccupato per l'alcool che per la droga, i giovani non sono educati alla moderazione e troppo spesso cadono nell'abuso. Hanno davanti a sè troppi modelli devianti. Oggi attori e cantanti bevono quintali di roba davanti alla gente e diventano, malaguratamente per i ragazzi, gli esempi da emulare. Mi auguro che da questo convegno possa scaturire una campagna di sensibilizzazione che ci aiuti a spingere le nuove generazioni verso un consumo consapevole dell'alcool e del vino di qualità come il Brunello di Montalcino". Don Mazzi è stato il piacevole intermezzo di un convegno di alto valore scientifico che ha dato, con importanti comunicazioni, il risultato di una serie di studi innovativi, in grado di dimostrare la capacità del vino rosso di prevenire davvero malattie cardiovascolari e probabilmente anche tumorali.

La sintesi
Vino, le nuove scoperte del mondo scientifico

Sono ormai numerose le pubblicazioni su prestigiose riviste internazionali (Nature, Annals of New York Academy of Sciences, Circulation, Journal of Nutrition ...) che riportano sia dimostrazioni epidemiologiche che sperimentali a favore del vino, come agente preventivo e protettivo, se usato in modice quantità, per le malattie cardiache coronariche, l'ictus e le malattie vascolari periferiche.
I meccanismi ipotizzati e dimostrati sono numerosi ed indagano principalmente l'effetto antiossidante dei vari polifenoli contenuti soprattutto nell'uva e nel vino rosso (resveratrolo, catechine, quercetina, antocianine ...) che riducono il danno ossidativo nelle cellule e sulle lipoproteine plasmatiche, producendo un aumento del colesterolo cosiddetto "buono" (hdl). Gli effetti di un moderato consumo di vino si esplicano anche sul sistema coagulativo attraverso un generale effetto anti-trombotico, principalmente basato sulla riduzione dell'aggregazione piastrinica.
Questi meccanismi benefici, insieme alle proprietà vasorilassanti di alcuni polifenoli, sarebbero la spiegazione del cosidetto "paradosso Francese" e cioè della minor mortalità cardiovascolare in Francia rispetto all'Inghilterra, nonostante l'elevato consumo di grassi saturi: il vino rosso francese sembra proteggere le arterie.
Una ricca letteratura documenta anche l'attività antitumorale dei polifenoli del vino in sistemi sperimentali, quali linee cellulari "in vitro" (carciroma della mammella, dell'intestino e della prostata) o modelli di tumore nei roditori.
I meccanismi che stanno alla base dell'attività antitumorale o chemiopreventiva di lesioni neoplastiche sono diversi e vanno dall'aumento dell'apoptosi nei tumori (morte cellulare programmata) all'inibizione della sintesi degli acidi nucleici, della modulazione della via di trasduzione del segnale di crescita nelle cellule (per alterata espressione di enzimi "chiave" come la cicloossigenasi o le protein-chinasi) alla inibizione dell'angiogenesi e cioè della vascolarizzazione tumorale.
Una recentissima pubblicazione (numero di agosto 2003 di "Nature") di un gruppo di ricercatori statunitensi della bostoniana Harvard Medical School documenta, inoltre, come il resveratrolo possa aumentare la sopravvivenza di cellule di lieviti in coltura attraverso delle attività di alcune proteine "chiave" per la vita delle cellule, le sirtuine. Questo ha fatto prospettare agli autori una vera e propria attività "anti-invecchiamento" del vino, che dovrà essere documentata nei modelli animali e poi nell'uomo.
L'attività di ricerca nazionale ed internazionale sugli effetti del vino, assunto in quantità moderata, sulla salute è vivacissima e ricca di dati importanti e molto promettenti nelle sue applicazioni precliniche e cliniche.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli