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E’ LA MODERAZIONE LA NUOVA MODA DEL BERE. AL VIA IL 25 MARZO A ROMA LA PRIMA TAPPA DEL PROGETTO DELL’EUROPA ENOICA: “WINE IN MODERATION - ART DE VIVRE”

Portare il consumo moderato di vino a diventare moda presso gli eno-appassionati è l’obiettivo che si pone “Wine in moderation - Art de vivre”, l’ambizioso progetto promosso dal sistema vino europeo: Comitato Europeo delle Aziende Vitivinicole (Ceev), Comitato degli Agricoltori e delle Cooperative Europee (Copa e Cogeca) e Confederazione europea dei Viticoltori Indipendenti (Cevi). Massima attenzione alla prevenzione, dunque, per impedire l’adozione di abitudini dannose, attraverso la comunicazione e la promozione di stili di vita virtuosi.

La prima tappa italiana è Enotria 2009, l’annuario di Unione Italiana Vini, di scena il 25 marzo a Roma. L’obiettivo è quello di cercare di spiegare al pubblico italiano la filosofia del progetto preventivo-educativo e di fare il punto sulla situazione nei vari paesi che aderiscono all’iniziativa ed in particolare Francia, Spagna, Portogallo, Germania e Regno Unito. “I primi ad essere contrari all’abuso - afferma Andrea Sartori, presidente Uiv - sono proprio le aziende vinicole. Il nostro consumatore non è chi si ubriaca mettendo a repentaglio la propria vita e quella degli altri ma chi beve in modo moderato, considerando il vino un piacere della buona tavola ed un elemento fondamentale della nostra socialità”.

Due le strategie che verranno seguite per l’attuazione del programma: da una parte, l’impegno nell’educazione al consumo moderato e corretto attraverso la promozione di specifiche “Norme di comunicazione sul vino” e la realizzazione di materiali informativi, eventi, campagne di comunicazione caratterizzate da un comune messaggio di “moderazione”, che tuteli l’immagine del vino nel contesto di una socialità sana, dove sia inteso come prodotto di prima qualità da degustare lentamente assieme a del buon cibo. Campagne che ricontestualizzino il vino come prodotto integrato de sempre nella dieta mediterranea, la cui importanza in termini salutistici è riconosciuta in tutto il mondo per favorire così una svolta culturale in cui la moderazione divenga una moda. Dall’altra la creazione di un Wine Information Council, un database sul vino, dove saranno accessibili i materiali forniti dalla ricerca scientifica su aspetti sanitari, sociali e culturali, ma che divenga anche uno spazio di interazione fra le organizzazioni del settore vitivinicolo europeo per mettere in comune e rendere pubblici i migliori progetti.

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