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E’ LA RUSSIA LA NUOVA FRONTIERA DELL’ENOLOGIA “MADE IN TOSCANA”: I GRANDI VINI SENESI PUNTANO ALLA TERRA DEGLI ZAR E VANNO IN TOURNÉE A MOSCA E SAN PIETROBURGO

Sempre più ricchi, sempre più raffinati, sempre più alla ricerca di un lifestyle in cui il grande vino occupa i primi posti della classifica del piacere: è la Russia la nuova frontiera per l’enologia di qualità “made in Toscana”. Negli ultimi anni una classe sociale emergente, dotata di ingenti capacità di spesa, si sta affermando in Russia - basti pensare che nella sola Mosca, 10 milioni di abitanti, sono quasi 2 milioni i “nuovi ricchi” - e questo immenso Paese è diventato un mercato strategico per il nostro patrimonio agro-alimentare di qualità, in particolare per i prestigiosi vini del Senese. E proprio alla terra degli zar puntano le nostre grandi griffe enologiche, che il 10 luglio partono per una tournée diretta a Mosca e San Pietroburgo, organizzata da PromoSiena, agenzia di promozione economica della Camera di Commercio, e sponsorizzata dal Monte dei Paschi. Un drappello di cantine d’eccezione, composto da ben 43 aziende del terroir del Brunello di Montalcino, da una selezione di aziende del Chianti dei Colli Senesi, dal Castello di Fonterutoli di Mazzei, uno dei più antichi chateaux del Chianti Classico, da Biondi Santi, famosa griffe di Montalcino, dalla Tenuta di Argiano, prestigiosa firma del Brunello, da Castello Banfi, la più grande realtà di Montalcino, da Poderi Boscarelli, la tenuta di Montepulciano del Marchese De Ferrari, dall’azienda Pian delle Vigne, proprietà a Montalcino del marchese Piero Antinori, da Avignonesi, esclusiva cantina del Nobile, dalla Tenuta di Trinoro, griffe molto amata in Francia, dalla Tenuta di Castelgiocondo, proprietà dei Frescobaldi a Montalcino e da Castello d’Albola, suggestiva tenuta di Gianni Zonin nel Chianti Classico, si presenteranno con una degustazione dei loro migliori vini a stampa specializzata, importatori e buyer della Russia. Debutto nel famoso ristorante “Carrè Blanc” di Mosca, dove il conte Gelasio Gaetani Lovatelli d’Aragona, esperto internazionale di vino e consulente di PromoSiena, presenterà al gotha degli operatori russi una selezione di etichette che rappresentano l’eccellenza del territorio: oltre alla sfilata di 43 Brunelli scelti dal Consorzio del Brunello di Montalcino, saranno protagonisti il Chianti Classico Castello di Fonterutoli 1999 Castello di Fonterutoli, il Solengo 2000 Tenuta di Argiano, l’Acciaiolo 1999 Castello d’Albola, il Brunello di Montalcino Riserva Poggio alle Mura 1997 Castello Banfi, il Sassalloro 2000 Biondi Santi, il Brunello di Montalcino Pian delle Vigne 1998 Marchesi Antinori, il Nobile di Montepulciano Vigna del Nocio 1995 Poderi Boscarelli, il Vino Nobile di Montepulciano Grandi Annate 1999 Avignonesi, Le Cupole 2001 Tenuta di Trinoro e il Brunello di Montalcino Castelgiocondo 1998 Tenuta di Castelgiocondo. Alla serata-evento parteciperanno Vittorio Galgani, presidente della Camera di Commercio di Siena e amministratore unico di PromoSiena, Stefano Campatelli, direttore del Consorzio del Brunello di Montalcino, Gianfranco Facco Bonetti, ambasciatore italiano a Mosca, Massimo Manberti, direttore dell’Ice a Mosca, e il duca Aimone d’Aosta, manager della Pirelli in Russia. Dopo il plauso di pubblico e critica ottenuto nei giorni scorsi a Bordeaux per il Vinexpo, la più grande kermesse enologica internazionale, in cui i vini senesi hanno riscosso un enorme successo in una degustazione rivolta ad una platea di giornalisti di tutto il mondo, le nostre etichette intraprendono a Mosca un altro duello ravvicinato con i cugini d’Oltralpe, che negli stessi giorni presentano in Russia i loro migliori chateaux. Una difficile scommessa per le etichette francesi, che all’estero continuano a perdere quote di mercato consistenti in favore delle nostre bottiglie, mentre è ormai definitivo il sorpasso del vino “made in Italy” nei confronti della Francia sul mercato americano.

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