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ECCO COME INTERVERREMO SULLA CRISI CONGIUNTURALE E STRUTTURALE DEL VINO … L’ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA DELLA REGIONE SICILIANA CIMINO: “ORA PER IL VINO AIUTI ALLO SVILUPPO”. 119.000 ETTARI VITATI DA RIPOSIZIONARE. IN ARRIVO 21 MILIONI DI EURO

Dal 7 settembre, in Sicilia, ci sarà un tavolo tecnico permanente, convocato dal presidente della Regione Raffaele Lombardo e dall’assessore all’agricoltura Michele Cimino per adottare le misure anticrisi della vitivinicoltura siciliana e del mercato del vino: “sarà - ha detto l’assessore Cimino - permanente, da vendemmia a vendemmia, in modo da avere un riscontro reale delle linee d’intervento che saranno attivate”.

L’assessore ha sottolineato che “la crisi del settore è congiunturale e strutturale. Arriva, tra l’altro, in modo più pesante in un’annata vendemmiale particolarmente favorevole, in termini di qualità e quantità. Una sorta di crisi senza crisi. Oggi - ha aggiunto Cimino - abbiamo messo a fuoco le disfunzioni della filiera che da anni producono effetti negativi al reddito dei produttori. Il governo intende intervenire in modo radicale, anche facendo scelte che potrebbero risultare impopolari. Ma l’intervento dovrà essere risolutivo. Continuare l’agonia di una iper-produzione che non troverà poi mercato e, di conseguenza, non potrà produrre reddito alle aziende, è un insuccesso annunciato”.

“Al centro ci sarà innanzitutto il produttore e la stabilità del suo reddito, che, differentemente dal passato, non deve e non dovrà contare in futuro solo sugli aiuti pubblici. Non esiste più - precisa Cimino - il ripianamento bancario delle esposizioni debitorie delle imprese agricole perchè il credito d’imposta, secondo la nuova normativa europea, è concesso solo per nuovi investimenti e, in ogni caso, per le aziende che assicurano il rientro dalle passività. D’ora in poi - ha sottolineato ancora Cimino - si dovrà parlare in Sicilia non di aiuti a sostegno ma di aiuti allo sviluppo. Tutte le risorse che saranno messe in campo oggi per fronteggiare l’emergenza dovranno servire a dare stabilità al settore domani. La crisi è forte, servono grandi sostegni, oltre a quelli che abbiamo già individuato, e di questo mi farò portavoce anche in sede dei tavoli tecnici nazionali di Palazzo Chigi e di Conferenza Stato-Regione”.


Il fatturato del vitivinicolo regionale è di 700 milioni di euro prodotto - ha affermato l’assessore - quello delle cantine è di 250 milioni (100 di vino sfuso, 150 di vino imbottigliato) prodotto però solo dal 10-15% delle 78 cantine esistenti. Un dato chiaro. A partire dal quale, l’obiettivo, a lungo termine, sarà creare filiere virtuose, diminuendo la produzione in eccesso e orientando la produzione verso altri mercati attraverso il controllo dell’offerta. Tre saranno le direttrici, precisa ancora Cimino: “l’orientamento verso destinazioni certe di mercato prodotto da un 25% di vigneti eccedenti; il riposizionamento dei 119.000 ettari vitati, facendo un reale programma organico di risanamento; la razionalizzazione delle cantine sociali. Nell’immediato renderemo disponibili 21 milioni di euro, che abbiamo già individuato, e riposizioneremo le misure del programma di sviluppo rurale 2007-2013”.

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