Una storia vinicola iniziata già nel 500 avanti Cristo. Giornate estive calde e notti rigide nel periodo della vendemmia che creano un microclima ideale. Vigneti eroici che arrivano a mille metri di altezza. Sono le caratteristiche della valle Isarco, territorio emergente dell’Alto Adige che si trova nella zona di Chiusa e Bressanone. La viticoltura, quasi abbandonata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, è rifiorita nel 1961 con la nascita della Cantina Produttori Valle Isarco, che da 24 soci fondatori oggi ne conta 135 che coltivano 150 ettari di vigneti da Bolzano a Sud di Bressanone. Cresciuta nel tempo, la cooperativa negli ultimi cinque anni ha investito oltre due milioni di euro per migliorare la struttura e le tecnologie utilizzate. In questa area, che non è collinare ma montuosa, sono coltivate quattordici varietà: dieci a bacca bianca e quattro rossa. Dalla cantina - che produce 950 mila bottiglie - il 98% della produzione è fatta di vini bianchi, dove primeggia l’uva aromatica Kerner. Il Sabiona doc 2019 nasce dopo un breve tempo di contatto con le bucce. La fermentazione avviene in botti di legno di acacia. Segue una maturazione sulle fecce nobili in tonneaux per 15 mesi, dopodiché il vino matura per altri nove mesi in bottiglia. Al naso sprigiona un profumo intenso, aromatico, con sentori di albicocca e pesca. In bocca è speziato, corposo, con un’acidità spiccata. Può invecchiare 8-12 anni.
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