Con la vendemmia 2020 la Cantina Valle Isarco festeggia i 30 anni della selezione di vini “Aristos”: i vini “migliori” (dal greco ἄριστος - molto buono) della cooperativa altoatesina, quella più settentrionale d'Italia, composta oggi da 130 soci e 150 ettari. La Valle Isarco è stretta e fredda, solcata dal fiume omonimo, ma i vigneti sono tutti esposti a sud ed arrivano anche alle impegnative altitudini di 850-1000 metri: terrazzamenti aggrappati ai fianchi scoscesi delle Dolomiti, che regalano un colpo d'occhio unico all'osservatore (e non pochi grattacapi a chi si dedica alle vigne). Di questi, 100 parcelle divise fra 30 produttori (e 25 ettari totali) vanno a comporre le 9 etichette Aristos, con un disciplinare di produzione dedicato (e un 20% di resa in meno rispetto agli altri vigneti). Tutte le parcelle, una volta in cantina, vengono vinificate separatamente e unite in un secondo momento, ma soprattutto, a monte, vengono costantemente monitorate da un'applicazione digitale apposita, che ne contiene le informazioni più minuziose. L'impegno, insomma, è ai massimi livelli, e anche la qualità dei vini si sta definendo. Il Riesling convince più di tutti: coltivato a nord, a 750 metri sulla sponda destra del fiume, in terreni di scheletro poco profondi - mostra un'anima citrina e minerale, sdrammatizzata dalla dolcezza della pera matura e del cedro candito e dalla freschezza della menta e del tè verde.
(ns)
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