Un perlage fine, elegante e continuo, ma soprattutto profumi intensi, con sentori fruttati dove prevale la fragolina di bosco e di crosta di pane che danno una identità speciale e una bocca persistente ma non invadente. È il brut Endrizzi Trentodoc Piancastello Rosé Riserva annata 2018, sboccata nel 2022 per permettere al vino di restare 48 mesi sui lieviti. Il “dosage” è minimo, per non alterare le caratteristiche naturali. Le uve - Pinot Nero, Chardonnay, molto adatte al clima del Trentino, caratterizzato da sbalzi termici tra il giorno e la notte – provengono da un vigneto della cantina di San Michele all’Adige (Trento) che cresce in un terreno con caratteristiche dolomitiche calcaree vicino al Castello di Monreale, uno dei pochissimi vigneti della regione strutturato come un vero clos: circondato da boschi e allevato a guyot da oltre 30 anni, con viti provenienti da cloni originari della Champagne. La prima fermentazione avviene per parte del vino in barrique e per l’altra parte in acciaio. Il metodo utilizzato per la rifermentazione in bottiglia è quello classico previsto dal consorzio. Così la cantina Endrizzi, tra le più antiche della regione fondata nel 1885 e tra i primi sostenitori del metodo classico in questo territorio, conferma la vocazione per la produzione di bollicine d’altura con la quinta generazione, rappresentata da Paolo Endrici, sua moglie Cristine e i figli Lisa Maria e Daniele.
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