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LA CURIOSITÀ

Estate, vincono birre innovative, low e no alcol, vini bianchi in purezza e bollicine made in Italy

I trend nel bicchiere secondo Partesa. In crescita gli spumanti, a partire dai Metodo Classico, ma dominano i bianchi moderni e di grande bevibilità
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Un brindisi in riva la mare con un vino bianco fresco, un must dell’estate

Nell’estate che è per antonomasia la stagione dei “tormentoni”, musicali e non, il mantra, guardando ai consumi di vino, pare essere “purezza”. Parola d’ordine enoica individuata da Partesa, del Gruppo Heineken Italia, leader nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale horeca, con oltre 35.000 clienti e più di 7.000 referenze tra birra, vino, spirits, bevande analcoliche e food. E secondo il cui osservatorio, “gli amanti del vino continuano a richiedere monovitigni e Denominazioni che meglio sanno esprimere tutte le sfumature delle terre di provenienza, con preferenze, spinte anche dal caldo e da abbinamenti con piatti più leggeri, per i vini bianchi dallo stile moderno, con una buona acidità e una grande bevibilità. In ascesa anche gli sparkling, a partire dai Metodo Classico italiani che continuano a migliorare il livello qualitativo. Sarà del resto proprio il vino italiano il protagonista delle carte estive, capace di assicurare un ottimo rapporto qualità-prezzo, fortemente apprezzato dopo i mesi di inflazione che hanno ridotto il potere d’acquisto. Tra le regioni da tenere d’occhio: la Campania, a partire dalla Costiera Amalfitana, e il Triveneto, dall’Alto Adige che sta portando sempre più in alto le sue produzioni, al Trentino che sta facendo un ottimo lavoro in particolare nel mondo delle bollicine, fino alla rinascita enologica del Friuli-Venezia Giulia”. Ma se questo è il focus sul vino, tra pranzi all’aperto, aperitivi in città, cene vista mare, concerti sotto le stelle e ore a tifare per le numerose competizioni sportive targate 2024, si moltiplicano anche i momenti di socialità con famigliari e amici con il bicchiere in mano, che non si riempie solo di vino, e con trend che vedono “confermarsi tra i consumatori italiani una diffusa cultura del buon bere, accompagnata dalla ricerca di novità e da una sempre maggiore attenzione a bere in modo sano e responsabile”.
La bella stagione, spiega Partesa, continuerà a vedere protagoniste le birre, regine indiscusse dei momenti di convivialità, in particolare quelle che strizzano l’occhio all’innovazione. È però il fenomeno emergente delle birre low o no alcol a dominare le richieste estive dei beer lovers: secondo una recente indagine condotta da Bva Doxa per il Centro Informazione Birra (Cib) di AssoBirra, 8 amanti della birra su 10 le conoscono, 2 su 3 le bevono, soprattutto come alternativa alla birra tradizionale (in particolare quando si deve guidare), e 1 su 4 le considera una bevanda rinfrescante da bere durante i pasti e le occasioni sociali. E se ad apprezzarle maggiormente sono i giovani della GenZ, a registrare i consumi più elevati è la GenX, confermando un gradimento trasversale alle diverse fasce di età. I motivi? Le birre low o no alcol sono considerate più salubri avendo un profilo gustativo simile alla birra classica, ma un minor apporto calorico.
Ma anche il mondo degli spirits, spiega Partesa, si conferma in continua evoluzione: dopo mesi di inarrestabile ascesa, si assesta il trend della premiumizzazione, mentre prosegue quello della miscelazione. In particolare, nella mixology, al Gin, che continua a fare la parte del leone, si affianca, senza sostituirsi, la Tequila, a discapito del Rum che perde terreno in tutte le fasce. La passione per l’aperitivo di qualità guida poi la crescita di Vermouth Premium (soprattutto la Denominazione Vermouth di Torino) e Bitter, con la domanda guidata dal brand, ma anche, e soprattutto, dalla qualità degli ingredienti e dalla loro territorialità, mentre nell’afterdinner crescono le richieste di amari di qualità. Da tenere d’occhio, poi, il Limoncello, che sembra ritrovare una nuova primavera con la miscelazione, a partire dal Limoncello Spritz già molto apprezzato nella Mitteleuropa. Ed è proprio lo Spritz, insieme con il Gin & Tonic, a guidare la crescita dei cocktail in fusto, soluzione apprezzata per la sua praticità e rapidità di servizio, in particolare durante i festival e nelle discoteche di grandi dimensioni, come nei locali che non dispongono di personale specializzato.
“Ancora una volta siamo felici di veder crescere la cultura del buon bere che caratterizza i momenti di socialità degli italiani. Anche per questa estate, infatti, prevediamo consumi nel segno della qualità con un giusto bilanciamento tra esperienze gustative superiori e offerte accessibili. A queste si affiancano una certa curiosità e voglia di esplorare che fanno emergere nuovi trend, e una sempre maggiore attenzione per il benessere e per il bere responsabile, che promette interessanti evoluzioni per il segmento, in Italia ancora contenuto, ma in via di sviluppo, delle birre low e no alcol”, spiega Giovanni Marco Esposito, direttore commerciale Partesa.

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