Vicenda singolare, quella che investe enologicamente Sergio Germano e i suoi collaboratori (ci tiene molto, il titolare, a dar loro tutto lo spazio che meritano): innanzitutto, l’esser celebrato da sempre come uno dei più grandi “bianchisti” d’Italia, nonostante la zona di pertinenza della cantina sia “nebbioleggiante” per antonomasia. Anzi: Serralunga d’Alba, comune dove ha sede la cantina, è giustamente legata a Barolo classicissimi, inizialmente ritrosi ma di longevità impressionante. Parallelamente a questo, va pure considerato che il Riesling che caratterizza l’azienda arriva da Cigliè: un ambito che fino ai successi ottenuti da Germano non risultava di certo fra i territori più blasonati della Langa. E da lì, inoltre, arriva anche quel Pinot Nero che i nostri filibustieri spumantizzeranno poi con metodo classico, commercializzandolo appunto come Alta Langa. Sin qui ricordati, però, gli aspetti sicuramente meno prevedibili di una cantina che si trova nel cuore di rossi fra i migliori del Tricolore, va pure sottolineato che anche con tale tipologia qui non scherzano mica, soprattutto grazie ai Barolo che arrivano da cru celebratissimi quali Prapò, Cerretta o Lazzarito. Ma torniamo al Riesling: l’Hérzu è subito magnifico nel suo elegante incedere olfattivo, tra frutti esotici e idrocarburi, prima di allungare al palato con sapidità e freschezza di persistenza infinita.
(Fabio Turchetti)
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