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EUROBATTAGLIA PER IL COLLIO: ITALIA CONTRO LA SLOVENIA, PER AGGIUDICARSI LA PIU’ IMPORTANTE DENOMINAZIONE DEL FRIULI. MARCO FELLUGA, PRESIDENTE DEL CONSORZIO, “TRASFORMIAMO IL COLLIO IN DOCG, DISCIPLINARE GIA’ PRONTA”

Eurobattaglia per il Collio: la denominazione più importante del Friuli divide Italia e Slovenia. Da una parte il Consorzio del Collio (230 produttori, 1.500 ettari di vigneti ed un totale di 8/10 milioni di bottiglie prodotte con una forte vocazione per i vini bianchi) che in 40 anni di attività appena festeggiati, ha fatto della doc friulana il proprio emblema e ne ha decretato il successo in campo nazionale ed internazionale. Dall’altra la vicina, vicinissima Slovenia (siamo infatti sulle colline di Gorizia a due passi dal confine) che alla vigilia della sua entrata in Europa (1 maggio) ha messo insistentemente gli occhi sulla preziosa denominazione italiana. La “ruggine”, a dire il vero, risale addirittura al 1945 quando la fine della grande guerra ha decretato la scissione del territorio di Collio fra i due stati. Una scissione che ha dato vita anche a due denominazioni distinte: il fortunato Collio ed il meno noto Brda. L’entrata slovena in Europa spaventa il Consorzio che teme che i produttori stranieri tentino di mettere le mani sulla nostra denominazione. Marco Felluga, presidente del Consorzio Collio, non nasconde una certa preoccupazione, ma brindando ai 40 anni del Consorzio (i festeggiamenti a Verona oggi, ndr), lancia l’idea: “trasformare il Collio Bianco in una docg”. La disciplinare, per il vino più rappresentativo dell’intero Consorzio, sarebbe infatti già pronta e la strada potrebbe essere davvero quella giusta. Ornella Venica, una delle più importanti aziende del collio, commenta così i “40 anni” del Collio: “È un traguardo importante perché mai come prima d’oggi il vino deve fare squadra”

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