Sono più di 120 anni che la famiglia Borgogno, coi discendenti diretti ed acquisiti, contribuisce a scrivere la storia di Barolo. Nata dalla produzione di vino per l’osteria del paese, l’azienda si costruì grazie a 3 ettari acquistati nei tre versanti principali di Cannubi, dentro cui i fratelli Serio e Battista riuscirono ad edificare la casa e la cantina. Grandi difensori della tradizione, scelsero di non cedere mai alla moda della barrique e di mantenere le proprie radici piantate nel concetto di Barolo con cui erano cresciuti, mossi da un profondo amore per il loro cru. Questa importante eredità è stata accolta dalle generazioni successive e oggi figlie, generi e nipoti (delle famiglie Borgogno, Boffa e Bolla), continuano a nutrirla. Il passare degli anni ha inevitabilmente visto crescere gli investimenti dell’azienda, con l’acquisto di nuovi vigneti e la produzioni di nuove etichette, ma il Barolo Cannubi resta il vino simbolo della cantina, che ne racchiude le vicende e le scelte portate avanti con caparbietà. Dalle tre vigne in cima alla collina - Gourat, Battista e Nuova - ottengono grappoli che vinificano separatamente, scegliendo di anno in anno se unirle in fase di maturazione o dopo. Confettura di fragola, liquirizia, menta, goudron ne caratterizzano i profumi dell’annata 2018, che vengono trasportati in bocca da un tannino levigato e una lunga spalla acida agrumata. Vino di rara piacevolezza.
(ns)
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